Le parole dell’allenatore del Torino, Marco Baroni, in vista della sfida contro il Sassuolo di domenica
Un Torino reduce dalla buona prova contro la Cremonese sfida il Sassuolo di Fabio grosso. Al nono posto in classifica con 21 punti guadagnati, i neroverdi stanno vivendo da neopromossi un’ottima prima fase della stagione. In vista della sfida di domenica alle 15 contro gli uomini di Grosso, sono arrivate le parole del tecnico granata Baroni.
La conferenza stampa
Chi può giocare in difesa, considerate le assenze per la Coppa d’Africa? Biraghi può essere una alternativa?
“Tameze sarà in campo, sì. Le alternative? Biraghi è un giocatore importante, c’è lui, c’è Dembelé, da domani sarà in lista Sazonov, si è sempre allenato, era in uscita ma porteremo anche lui perché mi sembra giusto”.
Ilic può fare il play?
“Ilic ha solo un problema di condizione fisica o mentale, poi ha corsa, qualità, attitudini, sa far partire l’azione, la sa far chiudere, è un fattore legato alla sua presenza psicofisica che non l’impiego nel ruolo”.
Cosa si aspetta dalla partita col Sassuolo?
“Giocare senza cali di tensione, le piccole disattenzioni ci hanno penalizzato in maniera incredibile, la partita va giocata dal primo all’ultimo minuto, con dedizione e energia, quello è il passo definitivo che deve fare la squadra”.
Simeone ha già i 90 minuti?
“Lui è fantastico sono orgoglioso di allenarlo, non è al 100% ma è normale, sta lavorando per trovare la condizione ma ha energia ed è sicuramente disponibile, in quel ruolo oltre ai 3-4 ragazzi che ci sono a disposizione, compreso Njie che è un’alternativa importante”.
Paleari ha detto in conferenza stampa che la squadra si è data qualche regola in più: quale?
“Per esempio stare più insieme è una cosa che può fare bene, è stato un input che ha dato il direttore, sono le piccole regole per essere ancora più compatti, quello che fai in campo lo costruisci fuori”.
Guardando il calendario ora c’è un filotto di partite più abbordabili, c’è possibilità di dare spinta alla classifica?
“È quello che vogliamo, ma nel campionato italiano non ci sono partite facili, dobbiamo pensare a noi, alla ricerca di questa identità che dobbiamo avere sempre senza cali, prestazione per prestazione. Dobbiamo avere continuità”.
Perché avete scelto di vivere questa emergenza sapendo della Coppa d’Africa: lei aveva chiesto un difensore in più?
“Quando abbiamo chiuso il mercato pensavamo di giocare con la difesa a quattro. Sapevamo di avere le risorse interne che ci avrebbero permesso di sopperire alle assenze anche sapendo della Coppa d’Africa, pur essendo invasiva dal punto di vista numerico”.
Si è confrontato con Petrachi?
“Il confronto col direttore è quotidiano, io ho il mio ruolo che è quello di stare attento all’oggi, sono concentrato ad affrontare la gara, gara dopo gara”.
Quali sono le potenzialità delle coppie di attacco e come si sposano tra loro?
“Per tenere tutti vivi devi dare spazio a chi non è partito e chi non è andato in campo, la settimana mi dà una indicazione e la mia intenzione è di lavorare per cercare una maggiore integrazione tra loro. Con questo sistema è fondamentale. Ognuno deve migliorare qualcosa, Giovanni ha una certa mobilità ma non si deve allontanare dal compagno, Adams anche spesso si stacca, voglio che loro abbiano sempre in testa la ricerca della profondità, è qualcosa che hanno”.
Ngonge ora deve inseguire, dopo il ritorno di Zapata: serve uno sprint in più?
“Ngonge ha qualità, io la qualità la voglio sempre in campo, è più un esterno ma può fare l’attaccante, spetta a lui fare quello che serve, io credo che con la sua partecipazione e col nostro lavoro lui possa portare dentro qualcosa che possa arricchirlo”.
Ci sarà ancora Paleari?
“Sì, in questo momento sì ma sempre con l’attenzione di lavorare su tutti e portare tutti a una certa condizione, compreso Franco che ha una grande partecipazione sul lavoro, quindi noi lo aspettiamo”.
Da inizio stagione c’è abbondanza a centrocampo: Anjorin, Casadei e Gineitis sono in corsa peri una maglia, chi è+ più adatto per il Sassuolo?
“Sono tre giocatori con caratteristiche diverse, Casadei deve lavorare nello spazio e in funzione di esso, è sempre partito titolare ma ora stiamo lavorando per fargli ritrovare la serenità, Gineitis è una mezzala che può inserirsi, Vlasic sta trovando certezze nel ruolo, Anjorin sta dando continuità di allenamenti ed è una risorsa importante, è un nuovo da un certo punto di vista ma ora sta bene e anche lui lavora per partire o per subentrare”.

Tameze sarà in campo, sì. Le alternative? Biraghi è un giocatore importante, c’è lui, c’è Dembelé, da domani sarà in lista Sazonov, si è sempre allenato, era in uscita ma porteremo anche lui perché mi sembra giusto”.
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mamma mia quanto fai schifo, zerbino di merd@