Europa League 2019/2020: Debrecen-Torino finisce 1-4: segnano Zaza, Izzo, Belotti e Millico. Inutile la reazione ungherese di Garba. I granata passano
Tutto facile, o quasi. Il Torino torna da Debrecen con quattro gol all’attivo, ma soprattutto con la certezza di poter disputare il terzo turno preliminare di Europa League, contro la vincente di Esbjerg-Shakhtyor. L’avventura continua, per la truppa di Mazzarri. Il nuovo appuntamento è tra una settimana appena. Dunque giusto il tempo di festeggiare per una notte la bella prova ungherese. Al “Nagyerdei”, dopo 45 minuti di accademia, il Toro è calato solo in avvio di ripresa. Una pausa controllata, che fa giusto in tempo a regalare a Garba l’unico gol della doppia sfida. Poi, si ritorna nei ranghi. Belotti e compagni controllano e accompagnano la sfida al triplice fischio. E Vincenzino Millico trova anche spazio per incorniciare una partita speciale.
Debrecen-Torino: il primo tempo
I primi trentotto minuti del primo tempo sono un estratto dal manuale del calcio. Possesso granata, attesa Debrecen… eppure il copione avrebbe dovuto raccontare l’opposto. Il Toro la sblocca cinque minuti prima della mezz’ora: Ansaldi, poi Baselli, poi MeitĂ© che imbuca per Zaza; a destra arriva come un treno Berenguer, ma solo per aprire lo spazio al mancino del lucano. 1-0.
Sette giri di lancetta ed esulta Izzo. Assieme a Mazzarri, perché il gol è uno di quelli che piacciono (e tanto) agli allenatori: schema dalla bandierina, Ansaldi riceve in corsia e il Debrecen resta immobile. Palla dentro e deviazione in rete del difensore. Nel finale, solo due brividi. Prima Garba spara alto da pochi metri, poi Baselli dà forfait per un problema alla coscia, al suo posto dentro Rincon.
Debrecen-Torino: il secondo tempo
Sicurezza, forse eccessiva. E allora il Torino nella ripresa si svaga troppo e incappa nello scivolone. Prima Sirigu è miracoloso su Trujic, poi Garba (al 7′) infila di testa l’1-2 anticipando Nkoulou. I ritmi, a questo punto, si abbassano ulteriormente. Per i granata si aprono praterie in contropiede. E su una di queste duettano come circensi Zaza e Belotti: l’11 regala un tacco delizioso al 9 che si invola verso la porta e batte Nagy.
Prima del sipario c’è ancora tempo prima per l’esordio di Vincenzo Millico in Europa League, poi per un volo plastico di Sirigu sull’insidiosa punizione di Tozser. Il 22 gioisce subito: il suo pallonetto, di testa, è l’ultimo incanto. Poi triplice fischio.
Colpi così (con tutti i limiti degli avversari) li hanno solo i campioni. Aspettiamo e speriamo.
Nell’estate del 2014 quando quelli di Venaria ci “rubarono” Kean da queste parti arrivò un ragazzetto dal loro vivaio
Lo definivano testardo..troppo innamorato del pallone…
Non so cosa ti porterĂ il futuro Vincenzo ma stasera hai reso felice tanti vecchi cuori granata
Meglio lui di Kean
Vista il mercato nullo non ci rimangono che loro i giovani.
Speriamo bene.
Vero, la cosa piĂą bella di stasera
bellissimo commento
Un predestinato