Le parole del tecnico della Sampdoria Eusebio Di Francesco dopo la vittoria casalinga per 1-0 sul Torino di Walter Mazzarri
nostro inviato a Genova – La Sampdoria riesce a strappare i primi punti stagionali contro il Torino a Marassi ed è il tecnico doriano Di Francesco a commentare la prestazione dei suoi: “Quando si affrontano queste partite c’è quasi paura di vincerle. Normale che nel primo tempo, se devo guardare il lato negativo, siamo stati poco precisi nelle giocate. La squadra ha dato segno di poter essere aggressiva, poi certo avrei preferito chiuderla prima. Si vince anche soffrendo”, ha detto il tecnico. “Il Toro non è facile da affrontare”.
“Possiamo metterci in campo come vogliamo, ma se non c’è cattiveria e determinazione tutto va a farsi friggere. Mi è piaciuto come è stato interpretato questo match dai miei giocatori”.
Per la Samp i primi tre punti
Una vittoria che fa sbloccare la squadra? “Fa bene vincere ma deve essere un punto di partenza, ai miei non ho fatto vedere nemmeno la partita di Napoli, solo i calci d’angolo e i piazzati dove stiamo lavorando bene. Volevo una squadra nuova dal punto di vista degli atteggiamenti, di questo sono felice”.
Su Gabbiadini: “Aveva fastidio all’adduttore, era tanto che non giocava dall’inizio, per questo è uscito. Ha approcciato sempre la partita, da lui mi aspetto sempre di piĂą e lui lo sa. Sono contento per lui, va sostenuto e aiutato da tutti i punti di vista”.
“Abbiamo fatto la fase difensiva quasi perfetta, partiamo da questo per poi fare meglio anche quando attacchiamo. Quando usciamo dai contrasti vincenti o non molliamo, sono tutte cose che aiutano a dare entusiasmo all’ambiente”.
“Possiamo metterci in campo come vogliamo, ma se non c’è cattiveria e determinazione tutto va a farsi friggere” Esattamente quello che è successo a noi con loro e col Lecce. Banda di dopolavoristi
Caro Difra… il calendario stavolta ti ha proprio dato una grossa mano. I veri amici del resto si vedono sempre nel momento del bisogno… E adesso, sotto con Giampaolo! Sta soffrendo e ha bisogno di aiuto. E poi ci sarĂ D’Aversa, che sta faticando pure lui.