Al 14′ Portanova porta in vantaggio i rossoblù dopo un’uscita a vuoto di Berisha, il Genoa però dal 24′ è in dieci per il rosso a Ostigard
Diventano otto le partite consecutive del Torino senza vittoria. Contro il Genoa al Ferraris arriva addirittura una sconfitta, nonostante la squadra granata abbia avuto la possibilità di giocare oltre un’ora in superiorità numerica. L’ultimo successo resta il 2-1 contro la Sampdoria di due mesi fa. Il Torino si è presentato a Marassi con Pjaca alle spalle di Belotti e Brekalo in panchina. Con Berisha ormai diventato titolare tra i pali, l’altra grande novità di formazione è rappresentato da Izzo che gioca a destra nel terzetto difensivo, con Bremer e Rodriguez che completano il reparto. Sulle fasce confermati Singo e Vojvoda mentre Lukic e Mandragora in mezzo al campo e Pobega al fianco di Pjaca sulla trequarti. La prima occasione è del Torino, con un colpo di testa di Izzo che viene alzato sopra la traversa da Sirigu, ma a sbloccare il risultato è il Genoa al 14′ con Portanova: Frendrup ruba palla a Vojvoda e crossa forte al centro dalla destra, disastrosa la lettura di Berisha che in uscita non trova il pallone, la sfera carambola sulle gambe di Izzo che non riesce a spazzarla e Portanova ne approfitta scagliandola in fondo alla rete. Al 24′ però alto episodio chiave: Ostigard, già ammonito, atterra Izzo al limite dell’area e riceve il secondo giallo lasciando quindi il Genoa in dieci. Blessin corre ai ripari inserendo Bani per Amiri passando quindi al 3-4-1-1. Il Torino alza il baricentro e al 34′ sfiora il pari con Vojvoda che di testa scheggia la traversa. Poi è Belotti, ben imbucato da Lukic, ad avere l’occasione per l’1-1 ma con il sinistro calcia male e spara a lato della porta di Sirigu.
Torino-Genoa: il secondo tempo
Al rientro in campo dopo la pausa il Genoa si presenta con Hefti al posto di Destro, nessun cambio invece nel Torino. Per vedere le prime sostituzioni di Juric non bisogna però attendere molto perché al 6′ l’allenatore croato manda in campo Brekalo e Ansaldi al posto di Mandragora e Vojvoda, con Pobega che arretra in mediana. Nonostante la superiorità numerica il Torino però fatica molto a farsi vedere dalle parti di Sirigu. Il portiere del Genoa non deve praticamente mai sporcarsi i guantoni se non per due parate semplici su un colpo di testa di Belotti e una conclusione centrale di Pjaca. Juric prova allora a inserire a dieci minuti dalla fine Zaza e Buongiorno per Singo e Rodriguez: il copione della partita però non cambia, il Torino è troppo macchinoso e fatica anche solo a far girare il pallone, la superiorità numerica non si vede e il Genoa senza troppa fatica porta a casa un 1-0 prezioso per la salvezza.
ho visto un FC davvero motivato… non c’è che dire … a perfetta immagine e somiglianza del suo presiNIENTE
Esatto, come in tutto le società di qualsiasi genere il problema principale è nel manico
Neanche gli amatori giocano una partita così INDEGNA…VERGOGNATEVI TUTTI.
Una partita vergognosa. Ricordo che nel 2020 Mazzarri è stato esonerato con 27 punti a fine andata, dopo averne fatti 63 perdendone solo 2 su 19 in trasferta. La peggiore delle partite di Mazzarri (e ne ha giocate tante brutte) era meglio di questo schifo inennarrabile
Capisco cosa vuoi dire, ma non facciamo inutili paragoni, per favore. Non servono, se non ad alimentare correnti di pensiero che favoriscono soltanto la creazione di fazioni che ci allontanano dal problema. Queste prestazioni immonde le abbiamo viste praticamente ogni singolo anno dall’insediamento di Urbano, con qualsiasi allenatore. Il denominatore… Leggi il resto »
Io no, guarda. Mi scuso per i toni, ma io la mediocrità proprio no. Io ho letto dii gente felice di uscire dalla Coppa per non affrontare la Juve. Quella è mediocrità Ritenere questo Toro il miglior dal dopo Scudetto, questa è mediocrità. Passare una settimana a piagnucolare per un… Leggi il resto »
La vedo grossomodo come te, ti leggo spesso.
Era solo per dire che i tecnici sono i meno colpevoli di queste situazioni che riviviamo ogni anno come un trauma irrisolvibile.
Buona notte va. I tecnici sono i meno colpevoli, ma l’ambiente Toro ha una capacità unica di maltrattare soprattutto quelli che non se lo meritano.