Le parole del tecnico del Torino, Ivan Juric, in conferenza stampa dopo il pareggio contro l’Inter per 1-1
“Il rigore? Completamente inspiegabile. Poi parla giustamente il direttore. Era rigore netto, non si è capito perché non è stato fischiato, per me è inspiegabile, non possono spiegarlo neanche gli arbitri“, così Juric sul rigore non dato al Torino. “Il primo tempo è stato giocato bene, è stato bravo Berisha in un paio di occasione. Abbiamo creato occasioni, fatto un gol, l’epsiodio del rigore. Nella ripresa abbiamo sofferto un po’ ma può capitare con tanti giocatori che hanno avuto l’infeuda in questi giorni. Abbiamo comunque avuto occasioni poi abbiamo preso il gol al 93′, come ci è capitato anche altre volte quest’anno”. Sull’ammonizione: “Mi sono arrabbiato e ho preso il giallo dopo quel fallo su Belotti. Per me è tutto inspiegabile, questo ai tempi del Var va oltre l’immaginabile”. Sul pari: “Berisha poteva prenderla con le mani, poi l’abbiamo anche giocata bene e abbiamo perso una palla in quel modo. Fai qualsiasi cosa in quel caso, fai fallo, prendi fallo. La squadra poi certi errori li paga, quest’anno ci è successo tantissimo di pagare queste cose”.
Juric: “Buttati via tanti punti”
“Siamo lontani anni luce da squadre come Lazio e Atalanta nell’organizzazione, nel mercato, in tutto. Poi penso abbiamo fatto bene con la società anche abbiamo fatto bene ma abbiamo sprecato tanto, buttando via punti in campo. Però per essere al livello di società come Lazio e Atalanta c’è ancora tanto da lavorare. I gol che prendiamo alla fine? Mi riesce difficile spiegarlo”.

E’ giusto sbollire dall’incaxxatura per la partita non vinta e per il rigore rubato. E’ ancora più giusto ora concentrarsi per la trasferta di Genova contro i rossoblu. Attaccati ad un filo sempre più esile per la salvezza ma molto meglio organizzati in fase difensiva ed in mediana con l’arrivo… Leggi il resto »
Mi piacerebbe sentire il parere di piedone Ranocchia…
Quest’anno non ci hanno dato nemmeno un rigore. Ieri abbiamo fatto un passo avanti: ci siamo andati vicino. Ma dobbiamo crescere, imparare da chi è capace, come i gobbi. Poi dovremo imparare anche come non farseli dare contro, come l’inda.