L’allenatore del Torino, Mazzarri, presenta il derby Torino-Juventus di domani: “Con l’Udinese mi è piaciuto il risultato, meno la prestazione. Dobbiamo restare sempre concentrati”

Walter Mazzarri vive, oggi, la sua prima vigilia del derby da allenatore del Torino. È molto carico, il tecnico granata: la squalifica di due turni è stata ridotta, e domani potrà regolarmente sedere sulla panchina dello stadio “Grande Torino”, dove andrà di scena alle 12.30 l’attesissimo derby Torino-Juventus, sul quale entrambe le squadre fanno affidamento per trovare tre punti in un momento particolarmente caldo del campionato. Ecco le parole in diretta live dell’allenatore del Toro. “Con i ragazzi parlo sempre di prestazione, non di risultato. E con l’Udinese io sono contento del risultato, non tanto della prestazione. Si può far meglio: non mi sono piaciute tante cose. Domani dobbiamo evitare certi errori, abbiamo corretto tutto in settimana e sappiamo che dobbiamo provare a non fare una partenza come quella contro l’Udinese“. Continua poi Mazzarri: “Noi dobbiamo lavorare solo su noi stessi. Se noi facciamo al meglio, possiamo mettere in difficoltà chiunque. Dipende solo da noi: l’ho fatto capire a chiare lettere ai giocatori. Anche a 36 anni si può migliorare, devono pensarlo loro: la settimana è sacra, bisogna prepararlo al meglio, e vale sempre con me“.

Su Falque: “Voi sapete benissimo che io tendo a parlare della squadra. Ma con lui posso fare una piccola eccezione: al di là dei numeri, che sono importanti, mi piace perché è un vero professionista. Nonostante abbia un ruolo offensivo, pensa sempre a giocare nell’interesse della squadra. È quello che voglio da tutti, e lui è tra quelli che incarna meglio questo principio. È fondamentale per creare nel futuro qualcosa di importante“.

Sulla Juventus: “Quando una squadra in 10 gare fa un solo pareggio, incassa un solo gol, subisce pochissimo in generale, ci fa capire che difficoltà affronteremo domani. Loro sono abituati a non mollare mai, a prendere tutte le partite con fame. Come dobbiamo fare tutti noi: questi dati dicono tutto“. Che differenza c’è preparare una sfida con la Juve ma in un derby? “Io guardo sempre al presente, non penso al passato al Napoli o all’Inter. La forza di persone come noi che vivono di risultati e prestazioni riguarda sempre l’attualità. Io sono al Torino: per me è la squadra più forte al mondo, e devo essere convinto che i miei giocatori siano i migliori. E lavorino per diventarlo. Io ho parlato loro in questa settimana dal punto di vista tecnico e mentale: la professionalità, la dedizione al dettaglio, tutto quello che possiamo fare dobbiamo metterlo a disposizione domani, a partire dalle 12.30. Io voglio dare più input possibli ai miei ragazzi, ma poi ci vanno loro: gliel’ho detto. Ma ho anche aggiunto che se mi seguono, possono essere più sereni: le energie vanno incanalate nel positive. Non è un match di pugilato, per questo credo che la preparazione sia fondamentale: ci dobbiamo mentalizzare in settimana. Se ce la faremo, faremo un’ottima gara“.

Sul derby: “Che fosse speciale, l’ho capito subito: appena sono arrivato, già se ne parlava. Ma preferisco parlarne domani: lasciatemelo vivere. Allegri? Ho grande stima e rispetto per lui. Io credo nei fatti, nel lavoro: lui ha dimostrato. Punto. Quando uno dimostra quello che ha fatto, come lui, allora tutto resta davanti agli occhi di tutto. Alla fine contano i fatti, e i fatti dicono quello che è Allegri. C’è grande stima e rispetto, e credo sia reciproca“.

Che impostazione vuole dare alla gara? “Il calcio è fatto, a parte i portieri, di 10 posizione. Molte sfide saranno individuali: uno contro uno. Io credo che durante una gara ci debba essere una strategia chiara che i giocatori riconoscono, e che siano a conoscenza di quello che va fatto. Non basta fare una sola cosa: ci sarà il momento in cui si dovranno pressare alti, un altro in cui si dovrà soffrire, e altri ancora. E poi io credo che noi umani dobbiamo fare le cose al meglio, perché così puoi sperare che meglio fai le cose, maggiore sarà il risultato. In questo senso ho lavorato con i miei collaboratori, per far capire ai giocatori che con positività si raggiungono meglio le cose. La settimana si conclude con l’allenamento di oggi: mi sembra che sia stata preparata bene. Ma dato che sono arrivato da poco, per me è una verifica costante: sono curioso anche io di vedere come entreremo in campo domani“.

Sulla squadra al Filadelfia: “La cosa bella che ho notato di questo splendido connubio tra tifosi e squadra, è che mi aiuterà a incanalare molta energia positiva. Il problema è che ci sono dei protocolli: orari, aspetti da rispettare. Non so se domani mattina la squadra riuscirà a passare al Filadelfia: è una scelta che dipende dall’allenatore, di natura organizzativa“. Su Baselli: “Mi è piaciuto con la Samp, ma anche alla mia prima partita, contro il Bologna. Io voglio che i ragazzi siano a conoscenza di quel che c’è da fare in entrambe le fase: lui interpreta bene le cose, e ha capito i compiti che gli ho riservato. E che dovrà applicare, se giocherà. Se giocherà, così vi do un po’ di dubbi (ride, ndr)”.

Sul Napoli, che potrebbe giovare della vittoria del Toro: “Io ho passato 4 anni splendidi. Ma ora sono del Toro. Tutto quello che abbiamo dentro, dobbiamo trasformarlo per regalare una gioia ai nostri tifosi. Per esempio: anche se ci alleniamo al pomeriggio, arrivo al mattino e salto il pranzo, per preparare le cose nel migliore dei modi. Per questo voglio che la squadra sia attenta: non dobbiamo regalare vantaggi per eccesso di foga, o altro, che non viene convogliato in qualcosa di positivo“.

Sull’aspetto mentale: “Si è lavorato molto, in settimana. Proprio sulla foga. Io appena arrivato ho pensato di dover insistere su alcuni miei concetti fondamentali: nelle partitelle, cerchiamo di strapparci la palla con decisione; ma alla domenica, no. Non bisogna farlo. Ci sono delle regole nel calcio, e infatti in allenamento siamo due arbitri. Altrimenti concediamo troppi vantaggi agli avversari, se mettiamo troppa foga. La cattiveria agonistica deve essere sempre incanalata nelle regole del calcio. E ne ho parlato con grande insistenza anche questa settimana. Orsato? Non guardo mai nemmeno la designazione. È un grandissimo arbitro, e in generale ho fiducia nella classe arbitrale“.

Sulla preparazione a mezzogiorno: “Abbiamo già fatto un allenamento all’ora della partita, e anche oggi lo faremo. I ragazzi sanno già da diversi giorni come preparare la mattina, per arrivare al meglio alla gara. Faremo di tutto per avvicinarci al concetto di scienza esatta: cerchiamo di adattarci al meglio da tutti i punti di vista“.

Su Belotti e Higuain: “Se può diventare come il Pipita? Alla sua età, uno che ha già fatto 26 gol, può ambire a tutto. Quest’anno ha avuto problemi fisici, ma abbiamo visto domenica scorsa cosa può fare. Non deve porsi limiti, è un grande professionista, può arrivare a livelli ancora più alti rispetto a dove è già arrivato“.

Sulla possibile chiave di volta della gara: “Bloccare il loro centrocampo? Andrebbe bloccato tutta la squadra! In generale, il centrocampo è il fulcro. Ma io aggiungo che se gli attaccanti non lavorano bene, soffre il centrocampo e quindi anche la difesa. Riguardando la sfida con la Samp, la prestazione, se giocheremo sempre così potremo mettere in difficoltà chiunque. La sfida contro i blucerchiati e il primo tempo col Bologna sono stati gli aspetti a cui fare maggiore riferimento, per l’atteggiamento“.

Su Burdisso: “I complimenti glieli faccio a fine anno, anche per scaramanzia. È un professionista di questo gruppo, un esempio. Per crescere, per far crescere tutto il gruppo, dobbiamo prendere spunto da questi giocatori. Come lui o Moretti: sono i primi ad allenarsi, ad alimentarsi bene, sempre in campo, ordinati, i primi a recepire i dettami. È l’umiltà dei campioni, dei forti: i ragazzi giovani devono prenderne esempio. Al di là di essere bravi o meno in campo: è la professionalità che conta“.


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madde71
madde71
5 anni fa

come cv,questo qui vale gli altri due messi assieme,il guru moralmente ignobile,l’altro un po’ troppo chiacchiere e distintivo,il pmo,ormai tutti sanno che uomo e’che vanesio e’,il secondo,tutti sanno nell’ambiente che e’ un gran lec…ehm,cioe’ diplomatico. sicuramente gli ho do atto di aver avuto atteggiamenti che,in qualche momento mi ha ringalluzzito,ma… Leggi il resto »

Simone(Toroxever)68
Simone(Toroxever)68
5 anni fa

Concordo con Mimashi Tutti a sputare addosso a Miha autore di ottime prestazioni come nel derby pareggiato, con Roma e Lazio che adesso nessuno ricorda come non ricorda l’ottima crescita, con lui in panca, di Baselli caratteriale e fisica. Del resto non ricordano nemmeno che c’era chi chiedeva il cambio… Leggi il resto »

Mimmo75
Mimmo75
5 anni fa

Simone, dopo aver affermato per mesi che Cairo non avrebbe mai esonerato Sinisa per non privarsi di in parafulmine dovresti ora ammettere di aver sbagliato. Fatto ciò potremmo parlare di tutto il resto e mi troveresti d’accordo sia sulla necessità di esonerare Miha dopo Firenze, sia nel doveroso acquisto di… Leggi il resto »

jair_68
jair_68
5 anni fa

Io non sono diventato del Toro perché vincevamo in passato come mio figlio è tifoso del Toro nonostante si galleggi…per me il Toro è un altra cosa e non sarà mai un Cairo qualunque a portarmelo via o un tifoso a convincermi che oggi il Toro non c’è più…io lo… Leggi il resto »

lopedeaguirre
lopedeaguirre
5 anni fa
Reply to  jair_68

Chapeau! Forza Toro!

max
max
5 anni fa
Reply to  jair_68

Il commento più bello che abbia mai letto in questi forum. Lo condivido in toto e sono certo che sia il pensiero di tanti altri fratelli Granata. Perché essere del Toro è anche e soprattutto questo! Grazie Jair_68

Andreas
Andreas
5 anni fa
Reply to  jair_68

Forza Toro Jair !!

Mimmo75
Mimmo75
5 anni fa
Reply to  jair_68

Ersilio, pensiero romantico e positivo quanto raro.

Massimo 1963 (lamaratona2.0)
Massimo 1963 (lamaratona2.0)
5 anni fa
Reply to  jair_68

Applausi Jair_68!

Zaccarelli
Zaccarelli
5 anni fa
Reply to  jair_68

Ecco cos’è il Toro.
Se lo senti ,se lo capisci sei del Toro, altrimenti tifi per interesse altre squadre ( o associazioni mafiose, in quel caso sei COMPLICE)

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