Sono ben undici i difensori nella rosa del Torino: Izzo non può essere svalutato, Buongiorno, Singo e Ferigra rischiano di non trovare spazio

Izzo, Singo, Buongiorno, Ferigra. Se nel calcio servissero solo i difensori, il Torino avrebbe un’intera squadra a sua disposizione. Con i 4 citati, ammontano infatti ad 11 i giocatori che compongono la retroguardia di Giampaolo: un numero esorbitante soprattutto se si considera che per molti il computo di presenze rischia di essere assai risicato, se non addirittura vicinissimo o pari allo zero. Una situazione che non è che la logica conseguenza delle mancate cessioni di quei giocatori che, fin dall’inizio, rappresentavano un esubero o perchè non adatti al gioco del tecnico o perchè bloccati da una concorrenza troppo alta.

Izzo, fuori dal progetto ma con il rischio di essere svalutato

Basta pensare alla situazione dei centrali. Il primo ad aver pagato la scelta di cambiare il tecnico e di conseguenza il modulo è stato Armando Izzo. Dal suo arrivo al Toro, infatti, Giampaolo ha dato piena fiducia alla coppia formata da Nkoulou e Bremer escludendo l’ex Napoli dai centrali titolari o costringendolo ad adattarsi nel ruolo di terzino.

Una scelta, per altro, dimostratasi fin ora non particolarmente felice. Provato sia in amichevole sia all’esordio di campionato contro la Fiorentina, il difensore si è rivelato del tutto inadatto a ricoprire il ruolo. E per il Toro, adesso, rappresenta un problema non indifferente. E non certo perchè Izzo si sia dimostrato insofferente o indisponibile nei confronti del tecnico. Al contrario. Tuttavia, la sua esclusione dal progetto di Giampaolo rischia di svalutare il giocatore che, anche in caso di partenza a gennaio, potrebbe non portare nelle casse del Torino il tesoretto sperato dal presidente Cairo (25 milioni circa la richiesta).

Da Ferigra a Singo, chi resta ai margini del Toro

E se Izzo, uno dei perni della difesa granata degli ultimi 2 anni, rischia di vedere il campo solo sporadicamente, non si può pensare che possa andar meglio a Ferigra e Buongiorno, alle prese entrambi con una concorrenza troppo elevata per poter sperare di vederli all’opera. Per arrivare a scalzare Nkoulou e Bremer, ormai considerati inamovibili da Giampaolo, i due giovani granata devono scavalcare prima Lyanco, anche lui restato a Torino e anche lui per nulla sicuro di giocare.

E il discorso concorrenza vale anche per Wilfred Singo. Dopo essersi messo in mostra in modo egregio nel finale della scorsa stagione sotto la guida di Longo, in molti avevano pensato e sperato di poterlo vedere in campo nel Toro di quest’anno. E invece, anche lui dovrà faticare e non poco per risalire la china, bloccato da un Vojvoda che seppur ancora lontano dalle aspettative qualcosa di buono ha fatto intravedere contro l’Atalanta e, per quanto inadatto, dallo stesso Izzo.

Wilfred Singo
Wilfred Singo
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ultimo aggiornamento: 10-10-2020


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rotor
3 anni fa

Programmazione zero.

davidone5
3 anni fa
Reply to  rotor

Segre o non segre non importa la realtà dice che rincon non è un regista e forse è solo un panchinaro, giusto provare segre in mezzo peggio di rincon è difficile.

rotor
3 anni fa
Reply to  davidone5

Il mio ottimo era ironico,perche’ siamo ai livelli di dilettanti allo sbaraglio. Non avrei rinnovato il contratto a Rincon per eta’ e limiti tecnici, ne’ ad ad Ansaldi per eta’ e fragilita’ fisica,fatto salva per entrambi la indubbia serieta’ professionale. Murru inutile ,Singo e’ molto meglio.

GD ( 0.3ini : i migliori alleati di Cairo)

gestione completamente sbagliata anche qui! abbiamo pochi giovani interessanti, e li gestiamo da schifo. non è una colpa avere pochi quattrini. la colpa è gestire male quel che si ha. non farlo rendere al 100%

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