Dopo gli infortuni e le esclusioni, Ajeti si è rimboccato le maniche: era già in ballottaggio contro l’Inter, a Udine spera nella chance da titolare

Lo sogna, lo spera, ora lo può anche immaginare. Arlind Ajeti sa che non mancherà ancora molto al giorno X, quello che segnerà il suo esordio in competizione ufficiale con la maglia del Torino. Il primo acquisto stagionale, concluso un po’ a sorpresa da Petrachi (anche per mancanza di alternative sul mercato) in una calda serata di giugno, non ha ancora avuto modo di scendere in campo. Anzi, è stato vicino al taglio al fotofinish, il 31 agosto, non fosse che l’infortunio muscolare che lo ha lungamente fermato per settimane non ha convinto il Pescara a portare a termine l’operazione in prestito.

Così, il centrale albanese è rimasto a Torino, in attesa di ritrovare la condizione. Ora, poco per volta, si sta facendo notare in allenamento, per far sì che Mihajlovic, prima o poi, possa puntare su di lui. E l’allenatore, in effetti, lo ha notato. Eccome. Già contro l’Inter, e anche un po’ a sorpresa, l’ex Frosinone era in ballottagio con Rossettini (e più di Bovo) per un posto da centrale a fianco di Moretti. Ma il doppio cambio in una partita delicata come quella di “San Siro” sarebbe stato forse eccessivo, e così si è preferito rimandare.

Ma adesso, di fronte alla possibilità di affrontare l’Udinese, Ajeti spera davvero che sia arrivato il suo turno. In qualche modo ci crede, vista la considerazione sicuramente aumentata in queste ultime settimane da parte del suo allenatore. E se l’esordio non sarà in Friuli, è altamente probabile che avverrà comunque a stretto giro di posta. Dopo sei buoni mesi in Ciociaria, il classe ’93 vuole riuscire a convincere staff e tifosi del fatto che anche all’ombra della Mole potrà fare la differenza. Magari riuscendo, poco per volta, a diventare titolare a fianco del quasi inamovibile Castan, che ormai non gioca solo quando riscontra dei piccoli problemi fisici.

Scalpita da un lato, ma attende pazientemente la sua occasione dall’altro. Lo sogna, lo spera e lo può anche immaginare. L’avvetura di Ajeti al Toro potrà iniziare davvero molto presto.


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greto
7 anni fa

Rossettini è un buon difensore, ha esperienza, ha giocato tante partite in serie A.Certo, non è un campione, uno che fa la differenza, ma questo, lo sapevamo un Po tutti in estate, infatti io credevo fosse stato preso come alternativa, ad un altro più… .importante.Cosi non è stato, perché Cairo,… Leggi il resto »

Pedric
7 anni fa
Reply to  greto

Analisi perfetta. Io oltre ai mancati acquisti vedo poca logica nella cotruzione dell’organico. A partire dal 2014 sono stati fatti molti acquisti inspiegabili. Cmq ci mancano 4_5 giocatori per avere una rosa completa e adatta alle idee del mister. Speriamo nella prossima estate.

io
io
7 anni fa

è un nazionale albanese , quindi non dovrebbe essere tanto scarso . E’ roccioso , sa colpire di testa ,quindi uno che difende bene : spero di vederlo presto in campo .

leonardo (Cairo,le scuse sono finite)

Io abbastanza5anzi bene dai…qualche problema al lavoro come sempre ….quando giochiamo aggressivi e grintosi si vince …quando non lo facciamo…..resuscitiamo i morti….cmq …altro toro rispetto all’anno scorso :-):-):-):-)

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