Il terzino chiamato a sostituire Zappacosta si è subito calato nella nuova realtà: buone condizioni fisiche; e domenica parte la sfida a De Silvestri
E’ arrivato quasi in punta di piedi, in un ambiente ancora scottato dall’improvvisa e inaspettata partenza di Zappacosta, ma a Cristian Ansaldi è bastato poco per conquistarsi il Torino e i suoi tifosi. Ieri al Filadelfia, attorniato dai molti presenti, l’argentino non si è fatto intimorire e ha elargito foto ed autografi in quantità. Tanti sorrisi, una disponibilità non banale e grande voglia di rimettersi in gioco a 30 anni, dopo una carriera importante tra Zenit, Atletico Madrid, Genoa e Inter. Il testimone ricevuto in granata è di quelli importanti, vista l’importanza che Zappacosta ha rivestito nello scacchiere di Mihajlovic e il valore delle sue prestazioni, tale da averlo reso uno dei migliori terzini del panorama italiano. Sostituirlo non sarà facile, ma dal prato del Fila sono arrivati primi segnali incoraggianti.
In campo, Ansaldi ha messo in mostra una buona condizione fisica, nonostante le tante panchine collezionate nelle prime uscite stagionali in nerazzurro. Corsa, fisicità e una buona dose di garra: con queste doti, l’ex Rubin Kazan ha intenzione di conquistarsi i favori di Sinisa Mihajlovic. Magari già a partire dalla prossima gara, a Benevento (domenica, ore 18). Sì, perché il neo numero 15 potrebbe già insidiare Lorenzo De Silvestri in vista della trasferta campana. Rispetto al compagno, Ansaldi potrebbe offrire maggiore tecnica e accortezza tattica, a compensare la minore velocità. Un duello, quello tra i due esterni di difesa, già iniziato e destinato a riproporsi in più occasioni nel corso della stagione. Ansaldi si candida, e dal Filadelfia manda messaggi chiari al tecnico e ai tifosi. Al “Vigorito”, domenica alle 18, non è improbabile che qualche volto nuovo possa scendere in campo. Anche Niang, infatti, scalpita già per un posto.
Non discuto sul valore del giocatore (che è arrivato come tappabuchi dell’ultim’ora) ma credo che De Silvestri meriti comunque rinnovata fiducia: ottima fase di precampionato e ottimo inizio, non c’e’ nessuna ragione di levargli i gradi di titolare, al momento.
Il valore aggiunto del suo acquisto è la concreta possibilità di non vedere più in campo molinaro…
Bene. Ricapitolando, visto che i commercialisti erano già più che appagati dalla mossa di mercato e i selfiesti da ieri sono stati conquistati, non resta che attendere il verdetto più attendibile: quello del campo.