Quando militava nel Genoa il terzino argentino esordì in serie A proprio in una partita contro la squadra granata
Due anni fa, mentre in una sera di fine ottobre si apprestava a esordire in serie A, Cristian Ansaldi non avrebbe certo potuto immaginare che quel prato che stava per calpestare sarebbe diventato un giorno il prato del suo stadio. Era la decima giornata del campionato 2015/2016, il terzino argentino era arrivato da un paio di mesi al Genoa dallo Zenit San Pietroburgo (squadra che all’epoca ne deteneva il cartellino anche se la stagione 2014/2015 l’ha giocata in Spagna nell’Atletico Madrid) e, dopo essere stato costretto a saltare tutte le precedenti partite a causa di un infortunio, quella sera poté finalmente esordire in serie A. La partita era Torino-Genoa, finì 3-3 con i rossoblù che trovarono il gol del pari in pieno recupero grazie a Laxalt. Nella squadra di Ventura aveva invece segnato la sua prima rete con la maglia granata proprio il giocatore di cui Ansaldi ha preso il posto in squadra: Davide Zappacosta.
L’argentino non giocò una partita particolarmente brillante ma si rifece al ritorno quando fu uno dei principali protagonisti della vittoria per 3-2 del Genoa. A Marassi Immobile segnò una doppietta dopo pochi minuti ma al 20′ Ansaldi, schierato proprio come terzino destro da Gasperini, si procurò un calcio rigore: Cerci lo realizzò e i rossoblù iniziarono così la loro rimonta. In quel Genoa l’argentino aveva come compagni di squadra Nicolas Burdisso e Tomas Rincon, due giocatori che ora ha ritrovato proprio al Torino. La formazione di Mihajlovic l’ha poi trovata come avversaria lo scorso anno: giocò sia all’andata che al ritorno e in quest’ultimo match servì a Candreva il pallone del definitivo 2-2.
Ansaldi al posto di Zappacosta, Rincon per Benassi, N’Koulou al posto di Rossettini.. livello tecnico della squadra nettamente migliorato. I due giovani sono stati giustamente venduti al massimo del loro valore, sono giocatori mediocri sopravvalutati dai media.
Il suo più grande difetto è la cocciutaggine,sbaglia ma piuttosto che ammettere l’errore persevera e questo è la sua pecca più grande,la persona intelligente sa fare i mea culpa,il mulo no…
Sulla mentalità di una squadra votata all’attacco sono d’accordo ma occorre anche raziocinio,lettura della partita,tutte cose che il serbo non ha e l’altr’anno spesso è stato messo sotto da tante squadre,io spero che quest’anno le cose cambino e pregherei per essermi sbagliato e fare il mea culpa ma la vedo… Leggi il resto »
Ho letto tutti i tuoi interventi e la penso esattamente come te. Il tipo è anche fortunato perchè mai in sede di mercato un tecnico dell’era Cairo aveva goduto di tanta fiducia. Speriamo che arrivi a meritarsela anche se tutti gli indizi portano a pensare che tanta testardaggine dimostrata in… Leggi il resto »
Benassi nazionale fisso?
Ti sbagli, Gasperino.
Gasperino, sono d’accordo su tutto.
Lijajc ha giocato nel ruolo sbagliato per mezzo campionato perchè Cairo non aveva completato l’organico (iturbe)