Cagliari-Torino, i Top e Flop: attacco a secco e occasione persa

Il meglio e il peggio di Cagliari-Torino 0-0: porta inviolata e nona trasferta senza sconfitte, ma la vittoria avrebbe portato il sesto posto

Uno 0-0 con pochi squilli e qualche sbadiglio di troppo. Il Torino esce dalla “Sardegna Arena” con un punto in saccoccia e una classifica che non si smuove dalla condizione di indeterminato equilibrio in cui già versa da qualche settimana: tante squadre in pochi punti e una svolta che tarda ad arrivare. E così, dopo l’inattesa sconfitta contro il Parma, i granata si ritrovano a fare i conti con un cambio di status che resta sull’orizzonte, ma al contempo con una graduatoria che non chiude le porte alle ambizioni europee. Un limbo. Come quello che si è visto in campo a Cagliari, dove più che l’organizzazione è mancata la concretezza in zona gol. Ecco il meglio e il peggio del posticipo di Serie A.

Cagliari-Torino 0-0: i Top della partita

Porta inviolata. Dopo gli orrori della sfida contro i Ducali, ripartire con la difesa immacolata era il segnale che ci si attendeva. Dietro il Torino non sbaglia quasi nulla, agevolato anche da un Cagliari più guardingo che pericoloso. Izzo, Nkoulou e Djidji tornano a essere una diga rassicurante per i granata, Sirigu invece non ha mai smesso di esserlo e la sua prestazione senza sbavatura alcuna lo conferma una volta di più. Ai padroni di casa viene concesso un solo tiro in porta: niente male.

Imbattibilità in trasferta. Nove trasferte consecutive senza conoscere sconfitta: con sei pareggi e tre vittorie, il Toro di Mazzarri raggiunge quello di Mondonico del 1992 e anche a Cagliari si conferma solido lontano da casa. Un bel segnale di compattezza, da parte di Belotti e compagni, ma alla “Sardegna Arena” una vittoria sarebbe stata di vitale importanza. Per ora resta la minima soddisfazione di essere l’unica squadra di Serie A, assieme la Juventus, ad aver mantenuto l’imbattibilità fuori casa.

Segnali dal tridente. Nelle prove, intense, del Filadelfia si erano già visti i progressi di un trio che pian piano inizia a prendere forma. A Cagliari, Belotti, Falque e Zaza hanno messo in mostra finalmente una prestazione convincente. L’intesa cresce, ora mancano i gol: quelli che il Toro attende per sbloccare un reparto offensivo ancora frenato. Ma per vedere i tre all’opera dall’inizio “c’è bisogno che stiano tutti bene e che corrano tutti perché la squadra deve essere equilibrata”. Parola di Frustalupi.

Cagliari-Torino 0-0: i Flop della partita

La prova di Soriano. Un’altra delusione. L’ex Villareal, schierato da Frustalupi come suggeritore di Falque e Belotti, non incide quasi mai sul match. Pochi palloni toccati, poche iniziative degne di nota: il 6 granata resta un mistero. “E’ arrivato per ultimo, quindi non è ancora bene inserito nei meccanismi: sicuramente può migliorare”, ha sostenuto il vice allenatore nel dopogara. Certamente toccherà trovare in fretta una soluzione, per non rischiare di bruciare un investimento importante.

Gol e occasioni latitano. E’ vero, “Il Torino nel secondo tempo ha dominato”, come ha analizzato il secondo di WM. Ma ciò non è bastato per trovare il gol da tre punti. Le occasioni alla fine sono cinque, osservando le statistiche, contro le due dei padroni di casa. Quella di Zaza, in particolare, ha fatto gridare alla rete prima dell’ottimo intervento di Cragno. Al Toro però è mancata la concretezza, sono venute meno le armi per infilare una difesa ben abbottonata. E dopo l’abbuffata di Marassi alle cronache resta un gol in due gare: pochino, visto il parco punte del roster granata.

Occasione persa. Il Flop più grande di tutti. Perché dopo la sconfitta contro il Parma che già aveva offerto più di un rimpianto, il pareggio di Cagliari ne consegna di pesanti. Un successo avrebbe portato il Torino a quota 20, gli stessi punti proprio dei Ducali, sesti dopo un turno più che favorevole. Sconfitte per Roma, Atalanta e Sassuolo, pari per la Fiorentina: insomma, una ghiotta occasione per lanciarsi davanti a tutte. Lo stop di Cagliari, invece, non cambia il quadro.