Cairo: “Torino, non conta raggiungere per forza l’ottavo posto”

Il patron del Torino Urbano Cairo parla anche di Immobile e Belotti, ex compagni e futuri avversari: “Messi in condizione di crescere bene”

Giornata molto intensa, quella di oggi, per Urbano Cairo. Questa mattina, l’editore alessandrino e patron del Torino ha infatti presentato il settimanale L’Economia, nuovo prodotto targato RCS. A margine della conferenza di presentazione, Cairo si è fermato a parlare con i giornalisti presenti, sia dell’attività imprenditoriale, sia del Toro. “L’idea di produrre dei dividendi per RCS? Con calma, ci stiamo lavorando: abbiamo fatto sei mesi di lavoro pazzesco” ha detto l’imprenditore, che ha posto degli obiettivi chiari e precisi per il gruppo editoriale milanese: “vogliamo mantenere i dipendenti o anzi assumerne di nuovi; ridurre il debito e poi, appunto, provare a vedere se riusciremo a ridistribuire gli utili. Bisognerebbe sempre fare così, ma dopo anni di sprechi non è facile“. E se il lavoro per RCS, e non solo, prosegue senza sosta, c’è anche il Toro a cui pensare, ma non solo in chiave mercato. Per esempio, lunedì si giocherà Lazio-Torino, che vedrà contrapporsi Immobile e Belotti: “due giocatori” dice Cairo, “che il Toro ha messo nelle condizioni di giocare nel miglior modo possibile, in squadre votate a giocare d’attacco“.

Sul Gallo, il presidente non ha dubbi: “è con noi da un anno e mezzo e ha fatto passi avanti giganteschi, tanto che oggi è considerato probabilmente uno dei migliori centravanti europei. Ed è capocannoniere non avendo giocato neanche tutte le partite, quindi molto bene. Per quanto riguarda Immobile, invece, lui fece bene da noi, poi è andato via e ha fatto meno bene. Ora è tornato in Italia e sta di nuovo convincendo, sono contento per lui perché gli sono affezionato“.

Si parla anche del Toro e del possibile ottavo posto come piazzaimento finale. Ma Cairo getta, in questo senso, acqua sul fuoco: “Quello che conta non è raggiungere per forza l’ottavo posto. Da qui alla fine mancano 11 partite, di altissimo livello, dobbiamo giocarle al massimo per riuscire a ottenere i risultati migliori e fare tanti punti. Dopodiché vedremo vedremo dove saremo posizionati. Non stiamo qui a drammatizzare l’ottavo posto, l’importante è lanciare i giovani”.