L’ingegner Nalli di Suzuki e il dottor Annibale di Joma hanno presentato la maglia speciale realizzata per Torino-Bologna
Alla presentazione della maglia speciale per Torino-Bologna hanno partecipato anche il dottor Annibale di Joma e l’ingegner Nalli di Suzuki. La maglia ha un prezzo di 129 euro ed è disponibile al momento ora solo on line, poi sarà disponibile anche allo store ufficiale.
“Siamo onorati di presentare questa maglia. Purtroppo i primi due anni di contratto sono stati condizionati dal Covid, quindi io considero questi tre con Juric. Non è la prima maglia special che produciamo, questa l’abbiamo prodotta in numero limitato, ne sono state realizzate 750. Speriamo che venga accolta bene, anche se sappiamo che i risultati sportivi condizionano anche gli acquisti. E’ una maglia realizzata prevalentemente in cotone, il più simile possibile a quella del Grande Torino anche se non perfettamente uguale”, ha spiegato Annibale.
E’ successivamente intervenuto anche l’ingegner Nalli di Suzuki: “Essere sponsor del Toro è diverso che essere sponsor di un’altra squadra. Il Toro ha una storia unica. La squadra degli sponsor, oggi mi è stato dato il compito di rappresentarli tutti, anche Beretta, JD e Edilizia Acrobatica, si è trovata nella condizione di fare una scelta diversa. Di solito gli sponsor puntano sulla visibilità del proprio marchio, con grande onore tutti gli sponsor hanno puntato a fare un passo laterale. Suzuki è da 11 anni che è sulla maglia del Torino, non è scontato che uno sponsor resti così a lungo. Spero invece che questa collaborazione continui”.
Annibale di Joma: “Se ci saranno opportunità le coglieremo”
Annibale ha poi parlato del contratto tra Joma e il Torino: “Siamo in scadenza anche noi, come il mister. Per una tiratura di prodotto come il Torino le produzioni devono essere avviate quasi un anno prima, il Torino quindi ha già definito le proprie produzioni per il futuro. Se ci saranno delle opportunità le coglieremo, io penso che possa essere un matrimonio che possa proseguire”.
Nalli: “Siamo sponsor da 11 anni, ci siamo scelti molte volte. Entrambi avevamo alternative anche diverse ma continuiamo a scegliersi. Non conosco il futuro ma penso che ci si possa scegliere anche in futuro”.
Annibale: “Noi di Joma siamo tifosi del Torino”
Sulla maglia Annibale ha aggiunto: “Andare in campo con una maglia in cotone è qualcosa di anacronistico, una parte di prodotto in sintetico l’abbiamo dovuta inserire. Per fortuna non fa caldissimo perché altrimenti la maglia in cotone l’avremo vista particolarmente sudata”.
Sul rapporto tra Joma e il Torino: “La filiale di Joma in Italia è a Torino. Abbiamo poi altre squadre che sponsorizziamo ma noi siamo del Toro. Per noi essere sponsor del Toro ci porta ad avere una conoscenza più approfondita della piazza. Essere tifoso della squadra che sponsorizzi può essere un’arma a doppio taglio, si spera ancora di più che la squadra raggiunga gli obiettivi che tutti i tifosi vogliono, che non è il decimo posto. Quando facciamo un prodotto dobbiamo pensare anche a chi è al di fuori dell’ambiente Toro, come la terza maglia di quest’anno che è venuta anche fuori dall’Italia e a chi non è tifoso granata. Ma per noi il Toro è emozione”.
Nalli di Suzuki: “Nella sede in Giappone ci sono le maglie del Torino
L’ingegner Nalli ha poi parlato della rapporto con Suzuki: “E’ parte della tradizione di Suzuki fare prodotti che migliorino la vita delle persone, questo fin dalle prime motociclette che erano delle sorte di bici a pedalata assistita che servivano ai contadini per pedalare nelle coste ventose del Giappone”.
“La Suzuki ha iniziato la sua storia a Torino perché un concessionario che vendeva moto ordinò alcune Suzuki portandole in Italia. Da quel momento siamo rimasti a Torino e unirsi al Toro è stata naturale. La nostra casa madre è in Giappone e lì abbiamo esposto le maglie del Toro e i nostri colleghi in Giappone guardano e tifano Toro perché una storia come quella del Toro non ce l’hanno tutti. Io non sono di Torino, non dimentico lo scudetto vinto dalla squadra della mia città, Verona, quando il Torino è arrivato secondo. Ma adesso ho il cuore diviso”.