All’Olimpico è tutto un altro Berenguer: convince, segna e mette un primo importante tassello per la permanenza al Toro

Il rischio di arrivare all’Olimpico e ricoprire il ruolo di vittima sacrificale, viste le ultime prestazioni e le difficoltà del momento, per il Torino era certamente alto. E invece i granata, come già capitato a Milano contro l’Inter, mettono in campo grinta, convinzione e testa e con una prestazione più che soddisfacente superano l’ostacolo Lazio e portano a casa tre punti vitali. Una prestazione che torna a far respirare il Toro e Mihajlovic ma che permette anche a Berenguer di invertire nettamente la rotta del suo percorso in granata. Il giovane attaccante granata arrivava da un momento non certamente positivo, con lo spettro del calciomercato di gennaio che si avvicinava pericolosamente poi, la scelta di Mihajlovic di dargli spazio contro la Lazio, lasciando Ljajic in tribuna. Una chance da non sprecare per il numero 21 granata, consapevole che proprio la sfida dell’Olimpico avrebbe potuto rappresentare l’ultimo treno disponibile. Consapevolezza che ha dato una spinta in più al classe 1995 che gioca la miglior partita da quando è al Toro risultando determinante.

Dopo il gol annullato alla prima giornata di campionato, Berenguer non solo non aveva convinto Mihajlovic, tanto da guadagnarsi la tribuna nelle ultime uscite, ma soprattutto aveva aperto a possibili discorsi di mercato lasciando pensare ad un’eventuale partenza a gennaio. Discorsi che ora, dopo la prestazione dell’Olimpico potrebbero drasticamente cambiare. Il giocatore visto in campo contro la Lazio, infatti, sembra solo un lontanissimo parente del Berenguer di inizio stagione. Quantità e qualità in attacco, attenzione e precisione in fase difensiva e un gol, questa volta valido, come ciliegina sulla torta. Una rete fondamentale per i granata che, proprio grazie all’attaccante, riescono a sbloccarsi e dare il via al filotto di tre reti che regalano alla formazione di Mihajlovic la vittoria, interrompendo la lunga striscia di pareggi. Un passo avanti enorme per l’attaccante: la continuità nel corso dei novanta minuti ancora non è impeccabile, così come la velocità, ma è indubbio il netto miglioramento dimostrato. Una partita che, come accennato, potrebbe adesso cambiare radicalmente il destino di Berenguer. Se fino alla scorsa settimana, come detto in precedenza, un’eventuale partenza nel mercato di gennaio sembrava più che probabile, adesso Berenguer può pensare di lottare davvero per ritagliarsi un posto in squadra. La sua presenza in campo non ha fatto rimpiangere un Ljajic non al top della forma, dimostrando al tecnico di poter essere una pedina utile e altrettanto valida su cui poter contare per il resto della stagione. Adesso non gli resta che confermarsi: la strada, finalmente, è quella giusta.


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Jones
8 anni fa

ieri buona partita,bravo

Brauluis
8 anni fa

Ok, ora Lialjic è una pippa e Berenguer un fenomeno.
Apposto così. Bastasse a ma fare un mese stupendo al lavoro e poi sei mesi di nulla…

Pedric
8 anni fa

Umanamente sono contento x lui. Non è il genere di giocatore che a me piace, tuttavia merita di avere le sue occasioni per dimostrare quanto vale.

odix77
8 anni fa
Reply to  Pedric

probabilmente ci sono giocatori con caratteristiche diverse in funzione delle partite…. se ti chiudi e giochi in contropiede forse meglio berenguer perchè garantisce piu copertura e sa andare in contropiede.. lo stesso berenguer però messo a provare a scardinare difese chiuse sembra ad oggi non avere i numeri suff.. numeri… Leggi il resto »

Pedric
8 anni fa
Reply to  odix77

Niang per una squadra di calcio è come un mobile barocco a cui sei affezionato in una casa arredata in moderno…non sai dove cazzo metterlo. E questo lo sapeva soptattutto Sinisa che non sarà un genio però…

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