Esclusiva / Natalino Fossati parla di Giagnoni: “Era una persona intelligente. Ha vinto meno di quello che avrebbe meritato”

Un abbraccio, un lungo abbraccio tra Natalino Fossati e Giagnoni, l’allenatore con il colbacco che proprio oggi ci ha lasciato e che strappa ai tifosi e ai suoi ex compagni e giocatori un altro pezzo di storia granata. Un’immagine che fa da sfondo alle parole di affetto e di stima con cui Natalino Fossati descrive il suo amico con il colbacco dopo aver appreso la notizia che non avrebbe mai voluto sentire.

Signor Fossati, oggi purtroppo ci lascia Giagnoni
Non lo sapevo, apprendo adesso la notizia e sono davvero amareggiato. Sapevamo che non stava bene ma ovviamente non è facile. Mi viene il magone. Per noi era un allenatore ma soprattutto era un amico. Con lui, a differenza di cosa capita e capitava con altri, potevi parlare. Era umano ma soprattutto, cosa ancora più importanti, era una persona estremamente intelligente. Abbiamo anche giocato contro quando lui era a Mantova e io a Genoa.

Che allenatore era?
Era un punto di riferimento per noi. Al Torino ha dimostrato tanto e meritava di avere risultati ancora migliori. Meritavamo e soprattutto meritava lui di vincere il campionato 1971/72. Quell’anno cambiammo modo di giocare, lui aveva giĂ  capito che ormai il calcio non si giocava piĂą in verticale ma in orizzontale. Aveva cambiato anche la preparazione: con lui si lavorava davvero tanto. Poi c’è un aneddoto che vi posso raccontare.

Prego.
Dovevamo giocare contro il Cagliari, era una partita importante, delicata. Lui ebbe una discussione con Gianni Bui e voleva lasciarlo a casa. Così quando siamo partiti da Torino, ha fermato l’autista per farlo scendere. A quel punto fu Ferrini a piazzarsi davanti alla porta del pullman, senza parlare. Lui non parlava mai. Fece cenno all’autista di chiudere le porte e gli disse di partire. Non potevamo lasciare a casa Bui. Alla fine Giagnoni, che era intelligente, capì e s complimentò con Ferrini. “Bravo Giorgio, questo è stato un intervento da capitano” gli disse.

C’è anche un altro aneddoto famoso su Giagnoni: il pugno a Causio
Quello fu un episodio che ovviamente venne ripreso da tutti. Però quello che non si dice è che lui dopo si sentì molto in colpa, disse che sapeva che non avrebbe dovuto farlo. Personalmente, conoscendolo, credo ci sia stato molto male. La colpa però è di tutti e due. Giagnoni sicuramente ha sbagliato a reagire così ma Causio in fatto di lingua era certamente da punire per quello che gli disse. Giagnoni lo aveva avvisato di stargli lontano poi si è girato è gli ha sferrato un pugno. Credo sia stata l’unica volta che l’ho visto perdere la pazienza.

Di Giagnoni si possono raccontare tante cose. C’è però un ricordo che Le sta particolarmente a cuore?
Di lui non posso dimenticare nulla. Fu lui a trovarmi un posto in Sardegna poi purtroppo finii alla Sampdoria. Tre anni non proprio felici. Mi chiamò lui per dirmi, con la sua voce inconfondibile, che se avesse saputo mi avrebbe portato con lui al Milan. Poi con lui sono stato anche capitano. Credeva negli uomii, era un punto di riferimento. Non ci faceva mancare nulla e aveva grandissimo rispetto per chi aveva serietĂ . Però un ricordo particolare ancora ce l’ho.

Ci racconta quale?
Eravamo in un periodo in cui il gruppo non era particolarmente unito anzi. E lui capì che doveva fare qualcosa. Così si affidò a tre di noi: Io, Cereser e Ferrini. Eravamo noi ad avere il compito di trascinare gli altri e riunire il gruppo. Poi lui amava il Filadelfia, quando ha capito cos’era gli è entrato nel cuore e non l’ha piĂą lasciato. Ripeto, era davvero una persona intelligente e credo che per quelli come lui la vita sia stata piĂą facile.

 

 

 


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Filadelfia (zerotreini crescono)

“Lui non parlava mai” Ho avuto un brivido leggendo la frase su Ferrini. Addio a Giagnoni, anche lui ci ha lasciato. a volte basta un episodio per entrare nella leggenda granata. ed è questo che amo di questa squadra.

gabbo
5 anni fa

bello il racconto su ferrini. a pensarci bene non ha fatto nulla di straordinario. ha fatto ciò che ogni capitano deve fare. prendersi la responsabilitĂ . oggi purtroppo in un mondo di ominicchi un gesto del genere ormai è raro. tutto ci scivola addosso. spero di tenerlo a mente e di… Leggi il resto »

Giankjc (piĂą Toro e meno guinzagli&collari)
Reply to  gabbo

Anch’io, di “quella” squadra.

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