Il neoacquisto del Torino, Adam Masina, si presenta ufficialmente in conferenza stampa: ecco quali sono le parole del difensore

Dopo il buon debutto contro la Salernitana, nel quale ha sostituito Ricardo Rodriguez, Adam Masina si presenta ora in conferenza stampa. Con il difensore c’era anche il dt Davide Vagnati. Ecco le parole del dirigente granata. “Alla prima mia esperienza da ds, parecchi anni fa, eravamo alla Giacomense e avevamo la Berretti. Adam era in prestito dal Bologna, quando si allenava la Berretti andavo ad aiutare l’allenatore della squadra e Masina faceva l’attaccante centrale. In Prima squadra avevamo una lacuna sulla fascia sinistra, io andai dall’allenatore della Prima squadra, Fabio Gallo, e gli disse che in Berretti c’era un giocatore che faceva la punta ma non aveva un gran fisico e poteva giocare sulla fascia. E poi la sua storia come è andata la sappiamo. La persona è più importante del giocatore e Adam ha già dimostrato di essere una grande persona, poi dimostra anche di essere un bravo giocatore”.

Come è stato il tuo impatto con il Torino?

“Non è stato facile entrare dopo due allenamenti con il mister, capire cose richiedesse a un braccetto di sinistro o a un quinto. Io sono ancora a scuola, sto ancora capendo cosa vuole il mister in campo. Entrare subito però non è stato difficile perché ho trovato dei ragazzi che si sono fatti in quattro per farmi ambientare subito, un grazie va anche loro. Adesso proviamo a capire cosa mi viene richiesto, per crescere, farò di tutto per rendermi utile”.

Juric cosa ti ha chiesto finora di fare?

“Parlando con il mister gli ho chiesto che tipo di giocatore cercasse, lui mi ha detto “voglio tutto”. E’ un allenatore esigente che chiede il massimo da ogni giocatore”.

Ci parli delle tue passioni? È vero che ti piace la filosofia?

“Io ho frequentato il liceo scientifico salesiano a Bologna, ho avuto un professore che mi ha trasmesso la passione per la filosofia. Tutti magari portavano la classica tesina di storia, molto basica, invece ho preferito fare la tesina su Schopenhauer, sul dualismo tra anima e corpo. Ovvero quanto possa essere importante essere una persona di valore all’interno di un corpo sano. Il corpo, la materia, viene accostato spesso a qualcosa di negativo, invece è importante che l’anima si rifletta nel corpo. Questi insegnamenti cerco di portarli al calcio, insieme agli insegnamenti di mio padre e quello che ho imparato con lo studio”.

In questi anni ha contagiato qualche collega calciatore con le sue passioni?

“Nella mia esperienza vedo sempre più calciatori che hanno una base culturale sempre più ampia, persone con intelligenza raffinata, con cui si può dialogare con tante cose. Ho incontrato tante persone così, a Udine avevo legato molto con Daniele Padelli e Marco Silvestri, con loro dialogavamo su vari aspetti, di filosofia, economia, politica… mi hanno arricchito tanto”.

Come sta fisicamente?

“Dal punto di vista fisico sto bene, da due o tre mesi mi sto allenando su ottimi ritmi. Non posso lamentarmi. Negli ultimi due anni ho avuto degli infortuni molto fastidiosi, al legamento crociato e una fascia plantare che mi ha creato dei problemi ma ora sto bene.

Gli infortuni come ti hanno cambiato?

“I periodi complicati rafforzano, mi hanno fatto capire quanto tengo alla professione, quanto voglio ancora fare”.

È nato in Marocco ma cresciuto in Italia, puoi raccontarci la tua storia personale?

“La racconto brevemente che non voglio annoiarvi. Sono nato in Marocco, ho avuto la fortuna di entrare in contatto con una famiglia che già conosceva quella mia di sangue e che mi ha portato in Italia. Sono stato in qualche casa famiglia e ho girato un po’ in affido per le bassa bolognese, poi ho avuto la fortuna di incontrare quella che è la mia famiglia e a cui io devo davvero tanto”.

Cosa ti ha spinto a scegliere il Torino?

“Il direttore mi ha chiamato, io ho risposto “se tu chiami, io corro”. Scegliere il Torino non è stato affatto difficile. Cerco di portare la mia esperienza per dare il contributo e vincere”.

Ha ancora diversi anni di carriera ma una volta terminata ha pensato di coniugare in qualche modo la passione per la filosofia con il calcio?

“Può essere un’idea, se ci sarà un allenatore disponibile a lavorare su questo punto può essere un’idea”.

Puoi giocare anche da quarto di centrocampo, oltre che da terzo di difesa?

“Il mister mi ha detto che cercava un jolly, posso fare anche il quarto. Sono a disposizione del mister per fare anche l’esterno, quelli che ci sono sono comunque di grande qualità”.

Domenica hai sostituito Rodriguez, hai parlato anche con lui?

“Con Rodriguez ho parlato, mi ha accolto in maniera fantastica. Sono a disposizione del mister ma anche sua, è il capitano, se ha un problemino e preferisce non rischiare sarò a disposizione. Conosco quali sono le gerarchie della squadra”.

Entrando negli spogliatoi che squadra hai trovato?

“Ho trovato una squadra con una cultura del lavoro molto buona, professionisti pronti a lavorare giornalmente. Al momento non ho avuto ancora molto modo di confrontarmi con gli obiettivi, già domenica volevamo portarla a casa, non è andata. Andiamo sul campo del Sassuolo e cercheremo di vincere. So che in piazza sono arrivato e possiamo giocarcela con tutti”.

Cosa non è andato contro la Salernitana?

“Se riusciamo a sbloccare la partita contro la Salernitana poi cambia tutta. Purtroppo la palla non è andata dentro ma la strada è giusta, i ritmi sono stati buoni, abbiamo avuto un buon possesso palla, le occasioni ci sono state, purtroppo a volte accade”.

Adam Masina
Adam Masina
TAG:
home

ultimo aggiornamento: 07-02-2024


34 Commenti
più nuovi
più vecchi
Inline Feedbacks
View all comments
Beru
Beru
3 mesi fa

Un merito Masina ce l’ha già: l’aver permesso, qui sotto, alcuni commenti (finalmente) sorridenti. Me ne compiaccio. In campo, poi, i giocatori ci vanno non solo con piedi e testa, ma anche con la propria storia personale; quella di Masina mi pare solida, strutturata, perfino sofferta. Di uno che, nella… Leggi il resto »

ElPepp
ElPepp
3 mesi fa
Reply to  Beru

Ottime considerazioni, dall’inizio alla fine.
Complimenti.

direibene18
3 mesi fa

Il mio mito rimane Martin Palermo, centravanti Argentino che si vantava di nn aver mai letto un libro 😜😜😜

Sangueblu
3 mesi fa
Reply to  direibene18

E l unico capace di sbagliare 3 rigori nella stessa partita! Un mito

direibene18
3 mesi fa
Reply to  Sangueblu

🤣🤣🤣🤣🤣

Bologna65@
Bologna65@
3 mesi fa

È tardi Giulietta. Per la filosofia ci pensa già il nostro 🤡 al comando. Se vuoi puoi portare palla e crossare per la testa di qualcuno. Sei pagato per questo

Lovato: “Non mi sento in prestito. Juric? Daremo il massimo, un piacere lavorare con lui”

Un altro clean sheet anche senza Buongiorno: è l’undicesimo stagionale