Le note più liete di Torino-Parma sono di slancio verso l’Udinese: da Meité (finalmente) una prova convincente, Bremer tiene botta, Zaza in crescita

La legge è la partita, soprattutto quando si gioca ogni tre giorni e i passaggi al Filadelfia si riducono inesorabilmente. Così Moreno Longo prepara l’Udinese pensando al Parma, a quei novanta minuti che gli hanno tolto d’un soffio la gioia per la prima vittoria in granata, ma gli hanno anche concesso i benefici di una relativa tranquillità. Il Toro c’è. E questa squadra dallo spirito – finalmente – collaborativo comprende anche Soualiho Meité. Il centrocampista francese si è messo in mezzo al gioco, ha toccato e passato una miriade di palloni (rispettivamente 56 e 41) con inconsueta dedizione. Ha stupito, insomma, come non accadeva da troppo tempo. E per questo la prova più ardua sarà la prossima: i bianconeri friulani sono un primo test sulla lunga distanza. Quella in cui reggere, per lui, è sempre stato più complicato.

Bremer e Zaza: buoni segnali a Longo

L’ex Monaco non è il solo ad aver offerto segnali incoraggianti a Longo. Anche Bremer, nel pacchetto arretrato, è emerso per puntualità e personalità. Buono stacco di testa e gamba pronta: due motivi per pensare che anche domani sera potrà vincere il duello con Lyanco. Dalla sua, il brasiliano di Itapitanga ha la capacità di giocare da terzino in una difesa a quattro. Nel Torino volutamente camaleontico che ha in testa il tecnico granata, il 36 è perfetto.

E per completare i reparti una citazione la merita Zaza. E’ vero, a volte l’11 ha peccato di precisione e grazia. Ma intanto è stato un primo passo riscoprirlo come perno della manovra offensiva. Con Edera e Belotti ha duettato, spesso con successo. E’ mancato sottoporta – clamoroso il gol sbagliato nell’azione che ha portato al rigore -, ma nel complesso non ha deluso. E anche lui potrebbe avere una chance tra i titolari dello scontro salvezza del “Grande Torino”.

“La squadra teneva bene il campo” e ancora “siamo sulla strada giusta con questo spirito”: Moreno Longo ha apprezzato e preso appunti. Sa bene, l’allenatore, che dai singoli passa l’unità del gruppo. Da tre calciatori tra i più criticati dell’ultimo anno sono arrivate dimostrazioni incoraggianti: la salvezza è una questione per la quale anche Meité, Bremer e Zaza possono dire la loro.

Zaza
Simone Zaza of Torino FC competes for the ball with Jasmin Kurtic of Parma Calcio during the Serie A football match between Torino FC and Parma Calcio.
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ultimo aggiornamento: 22-06-2020


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michelebrillada
michelebrillada
3 anni fa

io vorrei sapere chi è sto fenomeno che ha visto zaza in crescita io spero che si infortuni in allenamento in modo da non doverlo vedere in campo mai piu è un brocco incapace e non deve giocare se si potesse andare allo stadio andrei solo pèer fischiare zaza tutta… Leggi il resto »

giogranata
giogranata
3 anni fa

Meité ha, finalmente, giocato discretamente grazie al ritrmo compassato della partita, contro il Parma. Se il gioco è lento lui può giocare, se invece la mediana è pressata, il francese va “in torta” completa. Bremer è un calciatore buono, ma non lo si è capito da sabato. Già lo scorso… Leggi il resto »

mas63simo
3 anni fa
Reply to  giogranata

Concordo sulla prima parte (Meite) ma non dimentichiamoci che è solito farne una e 10 no. Per quanto riguarda Bremer giocatore discreto ma non titolare x una squadra che punta EL ( senza contare che avevamo Bonifazi aggratis) . Invece su Zaza non concordo x nulla; con quello che prende… Leggi il resto »

Forza Toro
3 anni fa

A me pare evidente che si deve giocare con Aina al posto di Zaza. Così puoi avanzare Berenguer a sinistra nei tre davanti, e avere Belotti in mezzo. Giusto giocare con il 3-4-3, praticamente è l’unico schema per il quale ci sono giocatori a sufficienza

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