L’allenatore del Toro Mihajlovic presenta la sfida contro il Crotone: “Da non sottovalutare, con le piccole persi tanti punti”

Dopo la domenica di pausa, il Toro e tutta la Serie A riprendono a giocare. Domani per i granata c’è il Crotone di Davide Nicola, un avversario non imbattibile ma nemmeno da sottovalutare. In conferenza stampa, al “Grande Torino”, Sinisa Mihajlovic presenta la sfida contro i rossoblu. “Sono andate bene queste due settimane di lavoro: è vero che mancava qualche giocatore per le Nazionali ma bene o male c’erano tutti. Oggi vediamo le ultime cose da fare. La gara è stata preparata come sempre bene, dobbiamo mettere in pratica in campo quello che abbiamo fatto in settimana. Dobbiamo assolutamente vincere questa gara, non possiamo sottovalutare gli avversari o faremo brutte figure e perderemo. Abbiamo perso già dei punti con delle squadre piccole, dobbiamo essere rabbiosi come con il Cagliari: se giochiamo da Toro come abbiamo fatto abbiamo molte possibilità di vincere. Non ci possiamo però rilassare: rispetto per tutti, ma anima contro tutti. Solo così si vince, o si perde. Dipende molto da noi“.

In settimana” continua Mihajlovic, “ho battuto molto il tasto su questo aspetto. Ho detto a loro che se vinciamo è normale, ma se perdiamo no. Il Crotone tra l’altro è una squadra che sarà difficile da affrontare: con Inter, Sassuolo, Fiorentina ha giocato molto bene. Dipenderà davvero molto dalla nostra prestazione: se sarà quello delle ultime partite, possiamo vincere. Esclusa la nostra gara contro l’Inter. E se guardiamo solo i primi tempi, noi saremmo primi e il Crotone quinto. Quindi anche loro partono molto bene“.

Esistono turni favorevoli? No. Esistono i risultati che rendono i turni favorevoli. Noi in ogni partita dobbiamo dare il massimo. Continuo a ripetere questo. E poi, appunto, dobbiamo migliorare il rendimento in trasferta. Dobbiamo sfruttare le occasioni che ci capiteranno, perché ci capiteranno. L’importante è comunque uscire dal campo con la coscienza pulita di aver dato tutto“.

Ancora Mihajlovic: “In settimana ho fatto vedere ai ragazzi un’analisi delle nostre ultime 5-6 partite, dove siamo migliorati nella gestione della palla, nel possesso. Penso che siamo migliorati partita dopo partita, facendo passi avanti da quel punto di vista. Ma questo dipende molto dai giocatori che ci sono in campo, capire come gestire le energie, quando accelerare, quando addormentare il gioco. Stiamo migliorando dal quel punto di vista, ma non avevo dubbi: la squadra, poco per volta, conoscendosi meglio avrebbe reagito in questo modo. Ma è anche molto merito dei risultati ottenuti e della fiducia che aumenta volta dopo volta. Voci di mercato su Boyé? Il Boca Junior lo rapisce? Mi sembra abbia un contratto con il Toro“.

Su Barreca: “Vediamo come sta, lo sapremo oggi. Acquah in campo? Se dovesse giocare sì, vorrà dire che ci sarà da combattere. Io ripeto sempre che ho 6 giocatori che sono sempre tutti titolari, a centrocampo. Dovrò valutare partita dopo partita“. Si parla anche di Ljajic: “Fisicamente è cresciuto molto, volta per volta. Ha potuto migliorarsi per ritrovare la condizione che gli mancava“.

Di nuovo su Barreca: “In esperienza si cresce quando si gioca. Lui è stato bravo a sfruttare la sua occasione quando si è infortunato Molinaro. Ma io, se vi ricordate bene, avevo già detto che gli avrei dato spazio. Prima rispetto ai piani, a causa, purtroppo, dell’infortunio di Christian. Ma avrebbe avuto il suo spazio. Lui ha fatto molto bene finora, ma deve continuare così: è giovane; ha i piedi per terra e sa che deve mantenerli. È migliorato molto anche in fase difensiva: contro Salah per esempio ha fatto bene. Ha giocato contro esterni molto forti, senza però soffrire. Ha fisico e velocità, ma soprattutto la testa. Poi anche lui deve migliorare in certe cose. Può diventare uno dei più forti terzini in circolazione“.

A metà stagione si può fare un punto della situazione? Io noto che, finora, nessuna squadra ci ha mai davvero messi sotto. Sulla carta ci sono delle squadre più forti di noi, ma questo non vuol dire vittoria automatica: la Roma è più forte di noi e ha perso; noi magari eravamo più forti dell’Atalanta e abbiamo perso. Ci è anche andata male: sono convinto che con la squadra più al completo magari avremmo fatto risultati migliori a Bergamo, Pescara e contro l’Empoli. Quando parlavo di sfortuna non parlavo di pali o episodi, ma di non avere tanti giocatori tutti insieme. Allora sì che vai in difficoltà: il Napoli senza Milik ha difficoltà. La Juve vince anche senza Dybala, ma è un’altra squadra rispetto a quando c’è. Noi senza Ljajic, Belotti, Maxi Lopez non al 100% accusiamo, per esempio“.

Vincere è difficile, confermarsi lo è ancora di più. Sicuramente le altre squadre poi ti affrontano in maniera diversa, per come giochi e per i risultati che ottieni. Spero per i miei ragazzi che non cadano in questo tranello, pensando di essere diventando tutti fenomeni, e che basti scendere in campo chiamandosi Belotti, Benassi, Acquah o altro per vincere. Spero non succeda, non succederà“.


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io
io
7 anni fa

cari amici , tira tutta un’altra aria in panchina……ricordate i tempi del frullatore ??????

GlennGould
GlennGould
7 anni fa

Con un attacco del genere, il futuro centrocampo della nazionale (baselli benassi), con barreca e zappacosta (che in nazionale c’è già), parlare di “più’ punti rispetto al valore della rosa” non è esatto, secondo me. Visto che non siamo secondi ma, al momento, settimi. E ora di spogliarsi dall’attitudine provinciale… Leggi il resto »

Bacigalupo1967
7 anni fa

Giak elka maksi perfetti per la panca

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