Un altro flop: l’atteggiamento non c’è, la classe non si vede e la forma è carente. Il Torino e Mihajlovic scaricano Niang: “Anche lui è colpevole”

Idillio finito. O forse, mai del tutto cominciato. Se il 31 agosto, quando era arrivato sulla sua spider fiammante, ma senza farsi praticamente vedere, nella sede del Torino aveva cercato di convincere tutta la dirigenza granata di essere pronto a cambiare, dopo pochi mesi si ha una certezza: M’Baye Niang non è cambiato per nulla. È rimasto, di fatto, quel giocatore che è andato via da Milano sempre in sordina dopo annate dai pochi alti e molti bassi, che si sono tramutati in fischi. D’altra parte, alla tifoseria del Milan non è mai piaciuto l’atteggiamento indolente dell’esterno che dalla sua aveva delle indiscutibili qualità tecniche. Ma non bastano: non è mai bastato, nel calcio; e non basterà mai. In granata, Niang aveva l’occasione d’oro di ripartire da zero, sapendo di avere molta considerazione: un trampolino di lancio vero. Solo che il salto si è tramutato nel vuoto, nel baratro.

Con il Toro, ora, è rottura. Il problema vero è che, adesso, è rottura anche con Mihajlovic, che più di tutti si era esposto non soltanto per farlo arrivare, ma anche nelle scorse settimane, per confermare la bontà del suo acquisto. “Lui (e Belotti), come tutto il resto del gruppo, sono colpevoli del risultato di oggi (ieri, ndr)”, ha detto l’allenatore granata: “è qui per fare la differenza, e non la sta facendo“. Più espliciti di così, si muore. E per recuperare lo strappo, ora, ci vorrà tanta determinazione. Ma il punto è questo: quanta determinazione ha Niang? Non è sembrato un giocatore capace di fare gruppo, cerca spesso la giocata individuale e in fase di ripiegamento scarseggia. Non a caso, nel primo tempo di ieri, c’è stato un battibecco tra il giocatore e l’allenatore: Baselli prima e Lombardo poi hanno cercato di calmare gli animi. Ma è evidente che il problema ci sia, e sembra di difficile soluzione. Sullo sfondo, ma solo per giugno, c’è il mercato: l’esperienza di Niang al Toro sembra aver già superato un bivio. Destinazione: capolinea. Sta solo a lui cambiare.


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EnryToro68
6 anni fa

Piuttosto che sto moscione aridatece Malongà era na cifra mejo….!!!!
Scherzi a parte Niang via subitissimo !!!!!!!!!!

Abnorme
Abnorme
6 anni fa

Si riteneva in molti che la più grande dote di Mihajlovic fosse quella di far rendere teste calde e giocatori incostanti di difficile gestione, come è stato con Ljajic. Ora non solo la situazione con Niang è veramente tesa e rischiamo seriamente la minusvalenza (Cairo ha percepito un brivido mentre… Leggi il resto »

may
may
6 anni fa

un pippone stratosferico. speriamo si riprenda o venga ceduto. Non contesterei manco la scelta della minusvalenza onestamente, a volte capita di dover limitare i danni ?

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