All’Atleti Azzurri d’Italia, il Torino conoscerà il destino delle sue velleità europee: di fronte l’Atalanta di Gasperini, al momento settima in campionato

Contro l’Atalanta sarà gara da aut aut per il Torino: continuare la difficile missione Europa League o abdicare al trono dei rimpianti. La certezza è che all’Atleti Azzurri d’Italia servirà l’impresa. E andare via da Bergamo senza i tre punti equivarrebbe ad alzare, definitivamente, bandiera bianca. Lo scontro diretto contro gli uomini di Gasperini sarà gara di difficile lettura. I bergamaschi sono probabilmente nel loro momento migliore: quattro vittorie e due pareggi nelle ultime sette. Proprio l’ultimo successo, agevole, contro il Benevento ha permesso a Gomez e compagni di agguantare il settimo posto a spese della Fiorentina, fermata al “Franchi” dalla Lazio, dopo una sfida esaltante e ricca di stravolgimenti emozionali.

Torino, la corsa Europa League: granata a meno cinque dall’Atalanta

Dall’alto dei suoi 52 punti, l’Atalanta è ad oggi la favorita d’obbligo nella corsa all’ultimo posto utile per conquistare l’Europa. Una lunghezza più in basso ci sono Sampdoria – vittoriosa in extremis contro il Bologna, nell’ultimo turno – e Fiorentina. Con cinque punti di ritardo, invece, il Torino di Mazzarri. Ecco perché lo scontro diretto in programma per domenica alle ore 15 assume un valore cruciale. Al termine della 34^ giornata, le gare ancora da disputarsi sarebbero solamente quattro. Peraltro non semplici per i granata, chiamati a confrontarsi con Lazio, Napoli, Spal e Genoa. Perdere terreno a Bergamo, evidentemente, taglierebbe fuori Belotti e compagni da ogni discorso (leggi anche: la corsa Europa League appesa al calendario).

Verso Atalanta-Torino: Gasperini punta sull’identità ben salda

I nerazzurri, come detto, sono avversari ostici. Come ostico è il campo sul quale prenderà vita la gara. Proprio ad una sfida giocata in casa, però, risale l’ultimo stop in campionato: era il 3 aprile scorso e, nel recupero della 27^ giornata, la Dea cadeva al cospetto di una Samp più in palla. Una partita che, certamente, rientrerà nelle meticolose sedute video di Walter Mazzarri. Il 3-4-1-2 di Gasperini, tutto pressing e verticalità, è il credo di una squadra ormai consolidata nell’identità. Cristante è, assieme a Gomez, in crescita, il faro, Barrow l’ultimo talento in rampa di lancio – ottima prova contro l’Inter, prima gioia in A contro il Benevento per l’attaccante della Primavera. Il Torino dovrà sfoderare le sue armi migliori. Con la consapevolezza che il discorso Europa, a Bergamo, arriverà ad un bivio senza ritorno.


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LeovegildoJunior
5 anni fa

Bah, anche vincendola – cosa tutt’altro che facile – questa partita non deciderebbe un bel niente. Erano altre le partite decisive che abbiamo buttato al vento, ci mancano 8-10 punti che erano facilissimi da ottenere, bastava non farsi rimontare tutte quelle volte che eravamo in vantaggio, o non sbagliare rigori… Leggi il resto »

andrepinga
andrepinga
5 anni fa

Senza dubbio e’ una gara decisiva con un solo risultato a disposizione. Giochiamola con serenita’ e spensieratezza. E poi vada come vada.

Ivan Groznyj (El Terrible)

No, no.. il giudice dell’Europa non è l’Atalanta. Il giudice dell’Europa siamo noi. E con noi intendo la società. Siamo di nuovo qui a dire, per l’ennesimo anno consecutivo, che sarebbe bastato poco per raggiungere l’obiettivo. E per l’ennesima volta saremo qui a dire: sarà per l’anno prossimo. Ci possiamo… Leggi il resto »

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