Niente tifosi allo stadio Filadelfia domani: porte chiuse. Esclusa l’ipotesi di un ritiro punitivo per il Torino, anche quando torneranno i giocatori in Nazionale

Ritiro punitivo? Alla fine il Torino ha deciso. Non se ne parla. Walter Mazzarri infatti dirigerà allo stadio Filadelfia regolarmente i suoi allenamenti, ma a porte chiuse. Niente apertura al pubblico, per evitare forme di contestazione che possano andare a ulteriormente incrinare i rapporti tra tifosi e squadra, che, per altro, sarà ridotta a causa delle assenze per gli impegni con le varie Nazionali. Ma questa ultima motivazione, pur valida, passa comunque in secondo piano rispetto a quello che invece è il succo della sostanza: niente distrazioni, ma soprattutto niente fischi. Solo tanto silenzio al Filadelfia, per un Torino che ha bisogno di ricompattarsi.

Torino, il ritiro era con Mihajlovic: Mazzarri sceglie un’altra strada

L’anno scorso, a fronte di un periodo simile (ma non altrettanto faticoso), il Torino optò invece per il ritiro. La scelta fu di Sinisa Mihajlovic, che decise di ricompattare il gruppo adottando una linea di ferro che non portò però ai risultati sperati. Anzi, il Toro, in primavera, perse anche contro il Genoa, e dopo un lunghissimo confronto nello spogliatoio si scelse di non proseguire comunque con il ritiro, ma di tornare ad allenarsi al Filadelfia e lasciare poi ciascun giocatore tornare dalle proprie famiglie. L’idea di Mazzarri è quella di non adottare una misura così drastica: l’allenatore ha infatti intenzione di valutare la rosa, cercando di capire chi veramente è al seguito del nuovo progetto del Toro e chi, invece, no. Una strategia ben chiara da parte del tecnico, che vuole cercare di tramutare l’apatia nella quale è piombata la squadra granata in un’unità di intenti fondamentale per concludere al meglio il campionato e, soprattutto, ripartire in estate.

Torino, la conferenza stampa di Mazzarri: “La conferma va meritata”

Assume per questo motivo molta più importanza la conferenza stampa di Mazzarri dopo Torino-Fiorentina 1-2. L’allenatore del Torino aveva infatti reso noto che “con i giocatori ci siamo parlati chiaramente“, confermando il lungo confronto tra tecnico e squadra negli spogliatoi. “Tutti dobbiamo darci da fare fino all’ultimo, i giocatori in particolare. Se non vedrò impegno allora si prenderanno provvedimenti già a partire da questa stagione. La maglia del Torino va meritata, la conferma qui va guadagnata“. Ecco le risposte che vuole avere Mazzarri: bastone, a parole; carota, sul campo. Sperando che possa essere la ricetta giusta.


48 Commenti
più nuovi
più vecchi
Inline Feedbacks
View all comments
Pedric (Giorgia2004)
Pedric (Giorgia2004)
5 anni fa

Cairo non ha mai fatto squadre ha sempre allestito accozzaglie. Una volta si è sbagliato e nonostante avesse venduto D’Ambrosio per sostituirlo con Masiello ha fatto arrivare Kurtic x Brighi , lo scambio + assurdo che abbia mai fatto una qualunque società con l’effeci. Metti una squadra modesta ma equilibrata,… Leggi il resto »

Luca@iltorosonoanchio
Luca@iltorosonoanchio
5 anni fa

Ma scusate: a che serve fare un ritiro…Tanto abbiamo mica più un obiettivo da raggiungere no?
Società e squadra imbarazzante, ormai pensano tutti a non farsi male per i mondiali o per poter essere venduti, altro che cuore toro

mas63simo
mas63simo
5 anni fa

Mazzarri mi fai cagare

La Serie A smentisce Cairo: con Mazzarri il ruolino è negativo

Torino, Acquah: che errori! Ora è necessario il riscatto, con la stima di Mazzarri