Il focus sull’attacco del Torino: diciassette gol, decimo dato della Serie A. In sette occasioni la rete è arrivata al rientro in campo dopo l’intervallo

Tra le difficoltà di amalgama di un reparto ancora alla ricerca del perfetto equilibrio e, per contro, le mille variabili di una fase offensiva dal volto multiforme che per ora ha portato in gol la bellezza di nove calciatori, l’attacco del Torino è fermo a diciassette. Questo, il numero delle reti segnate dai granata di Mazzarri nelle prime dodici giornate di Serie A, che vale il decimo posto a pari merito con il Genoa nella speciale classifica. Un vero cannoniere, ad oggi, non c’è: Belotti è a quota quattro, dopo la doppietta sul campo della Samp, sotto di lui c’è Baselli a tre, poi Falque e Meité a due. Volti differenti, ma tendenze simili, a guardare le statistiche.

Torino, la distribuzione dei gol: lo sprint dopo l’intervallo

Analizzando infatti i numeri della fase offensiva granata emergono atteggiamenti piuttosto stabilizzati. Tanti, i gol arrivati nel primo quarto d’ora successivo all’intervallo: tra il 45′ e il 60′ il Torino ha trovato la rete in 7 occasioni, ovvero nel 41% dei casi. E’ il momento d’oro, per Belotti e compagni, spesso capaci di rivitalizzarsi subito dopo la pausa: è successo contro l’Inter, dopo l’uno-due nerazzurro della prima frazione, è successo contro Udinese e Napoli, ma anche in situazioni non di svantaggio, come contro Spal, Frosinone, Bologna e Samp.

Torino, i numeri dell’attacco: reazioni tardive allo svantaggio

Nonostante avvii poco brillanti in più di un’occasione – basti pensare ai tre gol subiti a freddo nelle sfide casalinghe contro Napoli, Fiorentina e Parma -, il Toro ha comunque trovato in tre circostanze il vantaggio nei primi quindici di gara. E’ una ricorsività recente, questa, palesatasi per la prima volta con Falque al “Dall’Ara” e tornata contro la Viola e a Marassi. Interessante soprattutto il caso della sfida contro i toscani: è l’unica volta nella quale i granata sono stati capaci di reagire con immediatezza allo svantaggio. Contro Inter e Udinese si è dovuto attendere il secondo tempo, contro Napoli e Parma addirittura l’aumentare del passivo.

Torino, Zaza e Izzo gli unici in gol in zona Cesarini

Per il resto, le reti si distribuiscono equamente negli altri spezzoni di gara: due tra il 30′ e il 45′, altrettante tra il 60′ e il 75′ e nel finale di gara, dove il Torino ha gioito con Izzo sul campo della Doria e con Zaza al “Bentegodi”; uno solo, invece, il gol segnato nel mezzo del primo tempo (Rincon contro il Frosinone). Statistiche, queste, che certamente non completano un discorso complesso, fatto di coesione di reparto, condizioni fisiche e mentali, ma che aiutano ad inquadrare il tema. In attesa che, al Filadelfia, le sfuriate di WM aiutino a ritrovare concentrazione e continuità.


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RDS
RDS
7 anni fa

Veramente contro il Parma nel.secondo tempo hanno fatto.schifo quanto il primo

mas63simo
7 anni fa
Reply to  RDS

👍👍👍

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