Per chi subentra è difficile cambiare le partite. Soltanto due reti e due assist a gara in corso per i granata

Da vigilia che si rispetti Ivan Juric si è presentato nella giornata di ieri di fronte ai giornalisti per la presentazione e per affrontare i temi legati al match di questa sera, sabato 2 marzo ore 20.45, contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Il tecnico croato, oltre a rispondere alle domande su infermeria e dubbi di formazione, si è soffermato su una falla non da poco nel sistema Torino, ovvero quella riguardante il puntuale calo delle prestazioni dei granata nei secondi tempi, o nelle fasi conclusive degli incontri. Un abbassamento dell’attenzione e della tensione da imputare, secondo Juric, a un apporto deficitario da parte delle seconde linee, che a partita in corso quasi mai si sono rivelate un fattore in una stagione progettata verso auspicabili mire europee. Di seguito le parole di Juric: “Abbiamo avuto poco dalla panchina, non c’è stato un calo. La mia sensazione è questa. C’è grandissimo rammarico per gli ultimi due risultati, se vogliamo fare qualcosa di speciale dobbiamo fare i risultati. Mancano i risultati”.

Torino, in gol solo Radonjic e Vlasic dalla panchina

Per fare risultati, quando è difficile scardinare difese compatte e ben organizzate, serve l’apporto anche di in campo non si presenta in campo dal primo minuto. Come già affrontato in un articolo nella settimana di avvicinamento all’appuntamento con la Fiorentina, il Toro a differenza degli avversari odierni può affidarsi soltanto alla verve di uno scatenato Zapata e pochi altri: sono solo 9 i giocatori granata ad aver timbrato in questa stagione, contro i 16 dei gigliati. Numeri che di certo mostrano una squadra che fa del singolo l’arma principale, con un posto di seconda classe per quanto riguarda l’aspetto collettivo. Per non parlare della panchina che finora si è rivelata un po’ troppo pigra. Soltanto in tre occasioni i titolari hanno dovuto ringraziare chi nelle scelte di Juric non risulta tra gli indispensabili. È capitato all’andata, contro il Genoa, con il tandem serbo Ilic-Radonjic, spedito sul terreno di gioco al posto Linetty e Vlasic, a confezionare il gol vittoria all’ultimo respiro. Combo perfetta e letale che resta però un unicum per quanto riguarda il prosieguo della stagione. Sempre all’andata, col Sassuolo, ci ha pensato Vlasic subentrato a Ricci al 9’ della ripresa a instradare il Toro verso i tre punti dopo i timbri di Sanabria per i granata e Thorstvedt in favore dei neroverdi. Da quel momento il nulla cosmico, per una squadra senza “clutch”, senza giocatori in grado di ribaltare la partita sfruttando la maggiore freschezza rispetto avversari e compagni. Con il Lecce l’ultimo apporto dalla panchina con l’assist di Vojvoda, subentrato al 76’ a Lazaro, a servizio di Zapata per il centro del 2-0 finale. In tutto dunque tre gol, una statistica che rispecchia le difficoltà del Torino a intascare i tre punti quando il tempo comincia a sgocciolare e serve lucidità e fermezza per avere la meglio sulla controparte.

Toro più concentrato all’Olimpico-Grande Torino

Ci sono però buone notizie in vista della gara con la Fiorentina, perché questa tendenza del Torino a sciupare tutto nelle battute conclusive per il momento si è verificata principalmente lontano dall’Olimpico-Grande Torino, dove invece il Toro si è smembrato nella ripresa soltanto contro un’Inter per tutti “ingiocabile” e in una gara parecchio sfortunata come quella con la Lazio. Il terreno di casa si è rivelato anzi teatro di partite in cui la squadra di Juric è riuscita ad acciuffare all’ultimo o nei minuti conclusivi degli incontri punti pesanti come accaduto con il Genoa, contro la Roma col gol di Zapata e il fortunoso gol di Ilic con l’Udinese. Esempi datati 2023 e che fanno però da contraltare alle ultime con Salernitana e Lazio, due gare diverse per svolgimento, con il Toro incapace di rendersi davvero pericoloso con i campani ultimi in classifica e imprecisi nel caso del testa a testa con i biancocelesti. Di certo un po’ di fortuna non avrebbe guastato, ma se ci si riduce sempre all’ultimo sono le forze fresche a doversi prendere la scena. Peccato ad oggi siano fin troppo tiepide.

Nikola Vlasic
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ultimo aggiornamento: 02-03-2024


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mavafancairo
9 mesi fa

suggerisco a Carie di mandare il suo cocker a prelevare una panchina ai giardinetti, inclusi i 3/4 nonnetti che ci sono seduti sopra … senz’altro funzionerebbe meglio

James 75
9 mesi fa
Reply to  mavafancairo

😂😂😂😂😂😂

bogaboga77
9 mesi fa

Gira tutto storto.
Anche il prolifico Pellegri per ora è a secco

thethaiman
9 mesi fa

Non me lo spiego, e si che la qualità della panchina è eccelsa. Mah, poi abbiamo un sacco di giocatori che hanno nei piedi tanti gol all’anno, gente che quando tira in porta la centra sempre ed è sempre pericolosa. I Fabbian, uno che vede la porta e lo si… Leggi il resto »

mavafancairo
9 mesi fa
Reply to  thethaiman

ma vuoi mettere Seck con Fabbian ?

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