La presentazione dell’avversaria / La Sampdoria ha tenuto un ritmo forsennato: il sesto posto la proietta in Europa League
Puntare sui giovani e su veterani di affidabilità e talento, per la Sampdoria, sembra aver dato i suoi frutti. Sulle 22 partite disputate tra girone di andata l’inizio di quello di ritorno, infatti, i liguri hanno ottenuto 11 vittorie, 4 pareggi e sole 7 sconfitte. Un tabella di marcia che gli frutta 37 punti ed un sesto posto in classifica che, se il campionato si chiudesse oggi, li catapulterebbe direttamente in Europa League. E in casa, la Sampdoria, sta tenendo un ritmo devastante con 8 vittorie su 11 gare. Insomma, la squadra di Giampaolo, rimasto fedele al 4-3-1-2 impostato ad inizio stagione, si sta dimostrando formazione solida e concreta in grado di mettere in seria difficoltà qualunque avversario. E l’esito della sfida contro la Roma ne è la dimostrazione. Una premessa che dimostra quanto per il Torino quella di sabato sera sia un crocevia importante ma difficilissimo. Contro la Sampdoria sarà uno scontro diretto in chiave Europa ma per tornare a Torino con i tre punti in tasca servirà una partita molto più che buona.
Dopo il 2-2 dell’andata, dunque, i granata si troveranno di fronte una formazione che sta tenendo ritmi forsennati ma che arriverà alla sfida di sabato sera con almeno un grosso dubbio di formazione. Dubbio che riguarda Quagliarella. L’attaccante, infatti, è reduce da un infortunio muscolare che, sebbene rientrato, ha impedito all’attaccante di disputare le ultime uscite, Roma compresa e anche contro la squadra di Mazzarri la sua presenza, almeno in campo, continua a restare un punto interrogativo. Una bella tegola per Giampaolo: è infatti Quagliarella il vero e proprio bomber della Sampdoria, con ben 16 reti siglate sulle 41 totali messe a segno dai blucerchiati in campionato. Un’assenza che, nell’eventualità si verifichi, non mette però di certo in totale crisi l’attacco di Giampaolo. Con l’ex granata ai box, infatti, il tecnico può comunque contare su uomini quali Caprari, Gaston Ramirez e Zapata. Il rovescio della medaglia, invece, è una difesa capace di prendere 31 reti. Punti fermi della retroguardia blucerchiata, oltre a Viviano a protezione dei pali, troviamo Silvestre con Bereszynsky e Ferrari che continua a restare in vantaggio nel ballottaggio con Regini. Difesa non impeccabile, dunque, ma il portiere doriano resta, tuttavia, un punto di sicurezza e forza, anche sui calci piazzati. Sono infatti 3 i rigori parati da Viviano, ultimo quello su Florenzi.
Infine, in mediana, Lynetti, Torreira Barreto e Ramirez sono ormai dei punti di riferimento fissi per Giampaolo e la Sampdoria. Insomma, difesa non impeccabile ma un attacco che fa paura, a molti. E il Toro non potrà di certo permettersi di abbassare la guardia: i punti in palio valgono l’Europa e la Sampdoria non ha intenzione di lasciarli sul terreno di Marassi.
Si sente puzza di pesce ?
kemmenefrega della samp.
Fino al 16 di aprile siamo finalisti in coppa italia.
penso nessuno, o qualche folle…
farei un pensierino anche a finire dopo Udinese e Viola, alla fine.
cmq nessun problema, l’importante è essere primi tra i commercialisti!!!