Ecco i Top & Flop dopo Torino-Lazio 0-1: seconda sconfitta consecutiva, Nkoulou disastroso. Si salva solo Sirigu, nella notte del “Grande Torino”

Vince la Lazio e il Torino sprofonda nel limbo di motivazioni ormai attenuatesi e obiettivi sfumati. Nella notte del “Grande Torino”, brillano solo i biancocelesti, capaci di conquistare tre punti preziosissimi in chiave Champions dopo una gara condotta in pieno controllo dall’inizio alla fine e sbloccata ad inizio ripresa grazie alla zuccata di Milinkovic-Savic. Al Toro, restano le briciole. Le grandi, ma purtroppo vane, parate di Sirigu, la centralità sempre più evidente di Ljajic. Ma, come già a Bergamo, i limiti sopravanzano tutto il resto. E condizionano in maniera chiara lo sviluppo di una gara il cui equilibrio mai è stato controvertito dai ragazzi di Mazzarri. La produzione offensiva pressoché nulla, del resto, fotografa in pieno la situazione di una squadra rinunciataria e stanca. E la prossima settimana toccherà l’ardua trasferta del San Paolo. Ecco tutti i Top & Flop di Torino-Lazio.

TOP

SIRIGU, IL SALVA-TORO: è lui, ad evitare il peggio. Nel primo tempo blocca un rigore non perfetto di Luis Alberto e salva su Leiva, nella ripresa mura Caicedo e controlla Milinkovic-Savic. Respingere anche il colpo di testa del vantaggio laziale sarebbe stata una richiesta quanto mai utopica. Tiene a galla il Torino, il ragazzo di Nuoro, mostra il carattere con i fatti, questa volta, dopo il duro post-partita di Bergamo. Cairo punta al rinnovo. Conseguenza ovvia di una stagione da campione vero. Un campione con grinta da vendere, peraltro.

LJAJIC, L’IMPORTANZA DELL’UBIQUITA’: c’è sempre, c’è in ogni zona del campo, il numero 10. E ora Mazzarri non può farne a meno. Un paradosso, visti come erano andati i primi mesi di convivenza tra i due. Ora il Torino non può prescindere dalle sue giocate: più che al centro del gioco, Ljajic è il centro del gioco granata. L’unica fonte affidabile. Forse troppo poco. E non tanto per le qualità, insindacabili, del serbo, quanto per il fatto che un’idea di calcio, pur prevedendo la centralità di uno degli interpreti, non può rinunciare all’apporto della squadra. E questo, al neo maratoneta Ljajic, sta mancando, e non poco.

FLOP

MANCANZA DI VERTICALITA’: eppure c’è stato, come riconosciuto da Mazzarri, il momento nel quale il Torino avrebbe potuto colpire la Lazio. Una reazione, almeno in potenza, è stata imbastita dopo il gol biancoceleste e, soprattutto, dopo l’ingresso di Falque. Peccato che a mancare sia stato il guizzo. Passaggi orizzontali lenti, mai in grado di mandare in confusione l’organizzazione difensiva biancoceleste. E’ mancata la lucidità, probabilmente, quella necessaria per dare brio alla manovra e attaccare la profondità con convinzione. E al solo Ljajic non si poteva chiedere tutto questo.

L’INCONSISTENZA DI BELOTTI: si vede solo per la consueta generosità difensiva. Davanti, il Gallo scompare nelle compatte maglie biancocelesti, ben controllato da Luiz Felipe e De Vrij. Nessuna conclusione verso la porta di Strakosha, pochi palloni giocabili sottoporta, troppi errori banali nel controllo palla. Belotti, a partire da luglio, dovrà ricostruire fiducia e condizione. Il Torino ripartirà da lui, in ogni caso. E questo è un bel segnale per il ragazzo.

LA PRESTAZIONE DI NKOULOU: il suo nome fra i Flop fa già notizia. Da matita rossa la marcatura blanda su Milinkovic-Savic che poi lo porta a commettere il fallo da rigore, da replay una miriade di altre sbavature. Da replay solo per accertarsi che sia lui effettivamente a commetterle, visto ciò a cui aveva abituato il popolo granata. Ora sarà necessario un pronto riscatto, con la consapevolezza che una partita non potrà nemmeno intaccare quanto di buono fatto fino a questo punto.


3 Commenti
più nuovi
più vecchi
Inline Feedbacks
View all comments
Stoner
Stoner
7 anni fa

Mi fate schifo andate a zappare morti in guerra

Massimo 1963 (lamaratona2.0)

Dico solo questo: ieri ero allo stadio e alla fine del primo tempo avrei voluto andarmene.
Una vergogna totale nella settimana di Superga.
A parte Sirigu, disastro generale.
Grazie Cairo…

rotor
7 anni fa

Salvatore Sirigu uno strepitoso campione,gli altri penosi.

Nkoulou suona la resa? La prima partita negativa arriva con poche motivazioni

Rincon: “Momento poco brillante, ma continueremo a dare il massimo”