Ola Aina nella prima parte di stagione ha spesso giocato titolare, poi Vojvoda gli ha rubato il posto sulla sinistra
Un girone di andata da titolare, poi la sparizione, prima di ritornare a calcare il campo nelle battute finali di stagione. Ola Aina ha vissuto un’annata a livello di minutaggio a fasi alterne, senza mai garantire un apporto di spessore in termini di affidabilità e continuità. Eppure, Juric in lui ci credeva. E’ stato infatti Aina a possedere le chiavi della fascia mancina nelle fasi iniziali del suo nuovo progetto, imponendosi nelle gerarchie su Vojvoda e Ansaldi. Fino a dicembre la scelta era sempre ricaduta sull’ex Chelsea, nonostante qualche prestazione tutt’altro che eccellente sul piano prettamente tecnico.
Aina, da dicembre ad aprile zero minuti
La Coppa d’Africa appariva soltanto come una breve parentesi. Quest’ultima si è invece allargata più del previsto con tanto di dichiarazioni di Juric che si è lamentato dello scarso impegno in allenamento. Ci ha impiegato ben quattro mesi a convincere il tecnico per fargli rivedere almeno una zolla del campo. Un loop di panchine interrotto subentrando col Milan, prima di riottenere una maglia da titolare all’Olimpico con la Lazio, al posto dell’indisponibile Singo. Da quel momento, quando è stato chiamato in causa (il Toro ormai non giocava per alcun obiettivo) non è mai uscito dal campo. Quest’estate, al contrario, è altamente probabile la sua uscita dal Torino dopo una stagione che di fatto non merita la sufficienza.
Voto: 5
Tutto gli si può dire, meno che “discontinuo”. La certezza granitica di una prestazione da 5 fisso l’ha sempre garantita con continuità.
Liberatelo, ha la saudade dell’Inghilterra, trovate il mondo di rimandarcelo.
Aina ha cuore e testa al Fulham (lo ha anche più volte dichiarato), sono tornati in Premier, si dovrebbe almeno verificare la possibilità di una cessione definitiva agli inglesi per una cifra che ci permetta di ingaggiare un terzino destro più convinto e di prospettiva
Aina non ha la testa al Fulham. Non ha proprio la testa. Punto. Mi pare ancora di sentire Juric l’estate scorsa in ritiro che gli gridava da bordo campo “Ola ma ci sei?”
Temo che di Belotti sia rimasto solo il nome… Aina dovrebbe essere un po’ sostenuto.