Per Ansaldi un inizio di stagione difficile tra panchina e infortuni poi l’arrivo di Nicola lo ha rilanciato: è stato fondamentale per la salvezza
Se si pensa a come è partita la stagione appena chiusa, parlare oggi di un rinnovo di contratto ormai vicinissimo, per Cristian Ansaldi, sembra quasi un miracolo nel miracolo. L’arrivo di Giampaolo al Toro, insieme a quelli di Rodriguez e Murru nella scorsa sessione estiva di mercato, e soprattutto gli infortuni muscolari che lo hanno colpito nella prima parte di campionato lo avevano di fatto costretto alla panchina. Il terzino non è più stato in cima alle gerarchie del tecnico e nelle prime 10 giornate di Serie A era riuscito di fatto a collezionare appena 4 presenze da titolare per un totale di 347 minuti in 10 gare e un ruolo più da gregario che non da protagonista vero e proprio. Se poi si aggiungono i problemi che anno colpito il Torino nel suo complesso il quadro non era certo roseo e l’addio a fine stagione cominciava ad essere una prospettiva piuttosto plausibile e concreta. Almeno fino all’arrivo sulla panchina granata, di Davide Nicola.
Ribaltate le gerarchie, Ansaldi è ancora fondamentale
Il cambio di guida tecnica e il ritorno al 3-5-2, infatti, hanno letteralmente ribaltato la situazione. Il Toro ha ritrovato carattere e grinta, almeno a tratti, e soprattutto Ansaldi ha ritrovato il campo. E questa volta da vero e proprio punto fermo. Imprescindibile per Nicola che da quel Benevento-Torino, match di esordio del tecnico piemontese, non ha più voluto e potuto fare a meno del terzino. Il terzino ha ritrovato continuità tornando spesso a fare la voce grossa sulla fascia sinistra granata. Un ribaltone che gli ha permesso di scalare nuovamente le gerarchie del gruppo, scavalcando Murru e Rodriguez, spariti letteralmente dai radar, e tornando a riprendersi quel ruolo da protagonista indiscusso che a inizio anno sembrava ormai perso.
Non solo, ma nel bilancio finale di stagione, è proprio Ansaldi a risultare uno degli uomini chiave nella corsa salvezza. Basti pensare all’assist per Zaza contro il Sassuolo o ai due sfornati (6 sono quelli totali), sul finale di campionato, contro Parma e Verona in due delle sfide chiave che hanno portato alla permanenza in Serie A. Insomma, nonostante le difficoltà di una stagione complessivamente difficilissima e una condizione fisica che spesso lo costringe ai box, Ansaldi è riuscito ancora una volta a dimostrarsi fondamentale per il Toro, a fare realmente la differenza tanto che ormai il rinnovo contratto di cui si parlava all’inizio sembra soltanto una formalità. Il giocatore non ha mai fatto mistero di voler chiudere la sua carriera in granata e la società sembra orientata a offrirgli questa possibilità: una sorta di “premio” per una stagione che da apparentemente compromessa lo ha visto chiudere il campionato come uno dei migliori in campo.
Cristian Ansaldi, voto: 7