Parte con alti e bassi poi si afferma sul finale di stagione: Vojvoda strappa la sufficienza e si afferma come l’unica nota positiva dello scorso mercato estivo
Insieme al peggior campionato degli ultimi anni, si conclusa da poco anche la prima stagione in granata di Mergim Vojvoda. Arrivato la scorsa estate dallo Standard Liegi era di fatto molto più che una scommessa per il Torino: totalmente sconosciuto, per nulla abituato al campionato e al calcio italiano, sulla fascia destra ha però vissuto una stagione inizialmente altalenante chiusa poi con un crescendo che lo ha portato a siglare due reti fondamentali in ottica salvezza. Una, quella contro il Parma, decisiva per la vittoria, l’altra contro il Verona non sufficiente a portare a casa i tre punti ma necessaria per tenere a galla la squadra di Nicola e per avere le giuste conferme a livello personale.
Crescita e maturità: la stagione è sufficiente
Conferme che arrivano al termine di un’annata a dir poco travagliata. Dopo il suo arrivo in granata Giampaolo lo lancia in campo da titolare ma l’inesperienza, la giovane età, la poca continuità e soprattutto le difficoltà mostrate dei granata nel complesso di certo non aiutano Vojvoda ad imporsi. E infatti la discesa nelle gerarchie di squadra diventa presto molto netta e costringendolo alla panchina. Scavalcato da un Singo magistrale (almeno nella prima parte di stagione) e ostacolato poi dal cambio di modulo che non si è rivelato del tutto congeniale al kosovaro. Lo stop di Singo per Covid, però, gli ha di fatto riaperto le porte e Vojvoda è stato bravo a conquistare prima la fiducia di Nicola e poi a ripagare il tecnico dimostrando di poter essere decisivo e importante anche partendo titolare quando nessuno se lo aspetta. Leggasi la vittoria di Parma.
E’ cresciuto, il terzino, durante la sua prima stagione granata: lo ha fatto tanto in fase difensiva quanto in quella offensiva. Riuscendo a ricoprire quel ruolo da giocatore di tutta fascia (o almeno iniziando ad esserlo) che ad inizio anno faticava a fare suo. E a voler tirare le somme, lo avevamo già raccontato all’indomani del gol contro il Parma, si è dimostrato l’unico in grado di mettere una pezza allo scorso mercato estivo di Vagnati, risultato di fatto fallimentare. Una stagione in crescendo, dunque, terminata poi anche con la visita personale e solitaria a Superga: un modo per dimostrare che la realtà di Torino e del Toro potrebbe non essere solo una tappa di passaggio ma una realtà da conoscere fino in fondo per poter far sua anche in futuro. Intanto, in attesa di sapere se questo futuro sarà davvero ancora a tinte granata, Vojvoda può godersi la piena sufficienza di una stagione per il Toro da dimenticare.
Mergim Vojvoda, voto: 6
Bravo ragazzo, ma fare l’esterno in serie A non è roba per lui. Lento e tecnicamente molto diciamo ruvido per non dire inguardabile.
Insomma Ora dire che è sufficiente mi sembra ottimistiuco. .5.5 il mio voto Il mezzo punto in piu perchè nuovo del campionato italiano. Ma non salta l’uomo, non è velocissimo, e per essere un’ala non è poco. Non ho detto due limiti del caxxo. I piedi sono discreti, il tocco… Leggi il resto »
Giocatore mediocre povero tecnicamente, è da considerare riserva di Singo.