Koffi Djidji ha conquistato il tecnico croato. Dopo il prestito a Crotone, si è preso di forza la titolarità come braccetto di destra

Una stagione di rilancio per Koffi Djidji quella appena conclusa. Il difensore francese non aveva pienamente convinto (come tutta la squadra) nelle precedenti gestioni. Un po’ troppo impulsivo e mai vera convincente alternativa in quanto ad affidabilità. Il prestito della scorsa a stagione a Crotone, culminato con la retrocessione del club calabrese, e soprattutto l’incontro con Ivan Juric si si è rivelato un toccasana sulla carriera del centrale ex Nantes. In quest’annata Djidji ha raccolto 25 presenze in Serie A. Mai così tante da quando indossa la maglia granata. Nelle stagioni 18/19 e 19/20 si era fermato a 17. Un upgrade innegabile nelle considerazioni da parte del mister e dell’ambiente. In particolare, nel primo scorcio di campionato si è rivelato un punto fermo nelle rotazioni di Juric come braccetto di destra titolare al fianco di Bremer e Rodriguez.

Qualche ingenuità costata cara

Da dicembre in poi i problemi fisici lo hanno costretto a ridimensione le aspettative di titolarità. L’infortunio agli adduttori gli han fatto saltare Empoli, Cagliari e Bologna. Tra marzo e aprile per problemi alla coscia non era tra i convocati di Genoa, Salernitana, Milan e Lazio. Nelle ultime battute di annata Juric lo ha schierato dal primo minuto soltanto a Empoli, nonostante la settimana precedente abbia causato per una sua ingenuità un calcio di rigore indolore con lo Spezia. Non la prima volta nella stagione. Gli enormi passi in avanti vanno di pari passo a qualche macchia relegata in particolare alla prima parte di campionato. Come quando a settembre in quattro giorni ha provocato due calci di rigore nel finale con Venezia e Lazio che al Toro sono costati le vittorie.

Voto: 6

Koffi Djidji
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ultimo aggiornamento: 26-05-2022


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ardi06
ardi06
1 anno fa

Mah

Troposfera Granata
1 anno fa

Io ripartirei anche da lui per la prox difesa.

Marcorti
1 anno fa

Il miglioramento visto con Juric è lampante, anche al netto di quelle 4 cappelle che ci sono costate punti pesanti. Solo per la trasformazione vista da una stagione all’altra merita un voto più alto di 6, per me.
D’accordo Bremer, e ho detto tutto. Comunque quest’anno grande difesa, bravi tutti.

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