Stagione da ricordare per Njie, che ha giocato con continuità in prima squadra prima dell’infortunio al malleolo
È stata la stagione della svolta per Alieu Njie, talentino svedese del Torino che con Vanoli è riuscito a trovare grande spazio in prima squadra. Iniziata l’annata all’insegna delle incognite, visto il futuro in bilico tra permanenza e cessione in prestito, il classe 2005 alla fine ha attirato l’attenzione dell’ex tecnico ed è rimasto per giocarsi le proprie carte. E va detto che se le è giocate proprio nel migliore dei modi, visto che sin da subito ha trovato lo spazio necessario per crescere e adattarsi al contesto del professionismo, prima di essere fermato da un brutto infortunio.
La stagione di Njie
Lo svedese ha chiuso l’anno con 17 presenze in prima squadra, niente male per un calciatore di 19 anni che avrebbe dovuto giocare con la Primavera. Come detto, Vanoli ne è stato colpito sin da subito, e non ha avuto paura nel lanciarlo e schierarlo in campo con continuità. Se infatti è vero che non lo ha mai inserito nei titolari, si può dire però che gli ha sempre garantito grossi spezzoni di partita. Per un certo periodo il 20enne è stato uno dei primi ricambi della squadra, riuscendo anche a segnare un gol decisivo – contro il Como – prima però di esser costretto a fermarsi. La sua stagione si è infatti interrotta troppo presto, a inizio febbraio, per via di una frattura al malleolo per cui ha dovuto subire un’operazione. Questa non gli ha permesso di rientrare prima della fine del campionato, ma adesso l’obiettivo è quello di presentarsi al ritiro di luglio al 100% della condizione.
Il futuro
Nel ritrovo del Filadelfia lo svedese verrà valutato come tutti dal nuovo allenatore Baroni, ma la sensazione è che con molta probabilità possa rimanere per far parte della rosa del prossimo anno. Il Torino ha bisogno di un giocatore con le sue caratteristiche, e il nuovo tecnico sarà ben contento di allenarlo.
Presenze totali: 17
Gol: 1
Assist: 0
Voto: 6

L’unico della rosa attuale che sia in grado di effettuare un dribbling (non conto Elmas, che è un fantasma messo lì per paura di essere contestato oltre)
Njie Perciun e Jonathan Silva
Mah