Il duello di Torino-Sampdoria / Belotti si è preso il Toro e mira al titolo cannonieri, Schick è seguito dalle big della A

Torino e Sampdoria scenderanno in campo tra poche ore e tra le due formazioni gli obiettivi e le motivazioni non mancano. Per Mihajlovic, non ci sono dubbi, il Toro deve “tornare a vincere dopo delle gare in cui il risultato ci è stato stretto, e staccare la Sampdoria”, la stessa Sampdoria che, al contrario, punta alla vittoria per diventare la migliore formazione subito dopo le grandi. Motivazioni che non mancano nemmeno a due dei protagonisti di questa sera, due delle migliori rivelazioni del campionato. Da un lato Belotti, trascinatore dei granata, dall’altro il giovane Schick su cui si sono accesi i fari di molte società.

Andrea Belotti. Resta, forse sì, forse no, si vedrà a fine campionato. Un tormentone, quello che circonda il Gallo Belotti destinato a tenere banco fino alla fine del campionato e oltre ma che, al momento, non sembra impensierire per nulla il talento granata. 25 gol all’attivo e un obiettivo, quello del titolo di capocannoniere da raggiungere. Il tutto in una stagione in cui l’attaccante è letteralmente esploso. In pochi, al termine dello scorso campionato, si sarebbero immaginati un rendimento del genere e invece Belotti ha stupito tutti, se stesso e i tifosi, caricandosi il Toro sulle spalle e diventandone l’immagine simbolo. Un simbolo fatto di grinta, lavoro, tenacia e soprattutto umiltà che lo hanno reso l’idolo indiscusso della tifoseria granata e dei bambini. Le lettere e le foto che i tifosi più piccini, i “suoi” tifosi, gli hanno fatto avere, tra l’emozione e lo stupore del Gallo, ne sono la dimostrazione. Da rivelazione a punto fermo in una sola stagione: cosa capiterà a bocce ferme sarà tutto da vedere, intanto il Gallo continua a fare ciò che gli riesce meglio e, c’è da scommetterci, non si tirerà indietro nemmeno oggi.

Patrick Schick. Se Belotti può essere considerato, per certi versi, una rivelazione, ancora di più lo è il giovanissimo attaccante blucerchiato. Classe 96, arrivato alla Sampdoria l’estate scorsa è al suo primo anno in Serie A ma sta già attirando l’attenzione di numerosi club tra i più blasonati. Il talento è cristallino e l’impegno e la costanza non gli mancano di certo tanto che, dopo l’esordio da titolare contro la Juventus ad Ottobre, partita nella quale segna anche la sua prima rete nella massima serie, le porte della titolarità gli si sono spalancate davanti. Un po’ di fortuna non guasta mai e l’infortunio di Muriel, infatti, gli offre sul piatto d’argento la possibilità di giocarsi le sue carte in coppia con Quagliarella. Una chance che Schick sta sfruttando al meglio: tecnica, caparbietà, intelligenza sono tutte doti che pesano in una prima punta così giovane e l’attaccante ceco sembra in grado davvero di poter fare la differenza nella formazione di Giampaolo. Contro il Toro cercherà di bissare la prestazione messa in campo contro il Crotone, condita anche da una prodezza in occasione del gol non certo casuale: la difesa granata dovrà fare attenzione, Schick si vuole prendersi la vittoria e anche la Samp.


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