È un Toro da cannonieri: 16 occasioni da gol, e quante ripartenze

I numeri di Torino-Cagliari / Atteggiamente devastante del Toro di Mihajlovic: calcio aggressivo, ben 18 tiri verso Storari. Ottimi anche i singoli

Talvolta le sensazioni vengono smentite dalle fredde statistiche. Talaltra, no. È il caso di Torino-Cagliari, dove un Toro caparbio, grintoso, aggressivo ma mai arruffone è riuscito a portare a casa una vittoria meritatissima, che potrebbe dare un vero slancio al discorso europeo dei granata. I tre punti che sono arrivati contro i rossoblu, infatti, valgono in realtà molto di più: dimostrano che il “Grande Torino” è un fortino quasi inespugnabile; dimostrano che il Toro ha davvero i numeri per diventare una scheggia impazzita di questo campionato; dimostrano, in sostanza, che alla squadra di Mihajlovic manca poco per compiere quel salto di qualità necessario per chi ha delle ambizioni concrete, e non celate, come quelle europee.

I numeri dell’incontro (dati Report Data Developement) non fanno altro che dimostrare quanto detto poco sopra: 18 tiri in totale contro i 9 cagliaritani, di cui 9 in porta contro 7; ben 16 occasioni da gol complessive a 9; 33 palle recuperate a 16 e soprattutto, da queste, 15 ripartenze contro la 9 sarde. Insomma, il Toro domina in lungo e in largo la partita: sbaglia anche (31 palle perse a 21), ma per una squadra che totalizza il 66% del possesso di palla, è un discorso assolutamente plausibile.

E poi ci sono i singoli, oltre alla squadra, a emergere. Detto ieri di Belotti, a emergere è anche, particolarmente, Adem Ljajic. Il numero 10 granata ha totalizzato, dopo il Gallo, il maggior numero di tiri (5) e come il compagno di reparto ha creato ben 4 occasioni da gol. Bene in difesa anche Rossettini e Castan, che recuperano rispettivamente 6 e 5 palloni, mentre Iago Falque e Valdifiori, con quasi 11,5 km a testa percorsi, sono i giocatori che hanno corso di più all’interno di tutta la partita. Una squadra che gioca bene nel complesso, si nota da questi particolari. Anche da questi particolari. E lo spettacolo altro non è se non una felice conseguenza.