Cairo vuole “triplicare” il Toro: una squadra B e una femminile

Il Torino di Cairo potrebbe seguire l’esempio di altre società professioniste e entrare, fra qualche tempo, nel mondo femminile. Tra i progetti anche la seconda squadra

Giornali, tv, la scalata a Rcs. Il Torino. Il presidente granata, Urbano Cairo, è ormai personaggio di spicco del mondo dell’editoria e anche del calcio. E da uomo d’affari potrebbe in breve tempo seguire l’esempio di chi ha scelto di guardare al futuro aprendosi alle novità. Nel caso delle seconde squadre, il patron ne ha parlato di recente, in occasione del Festival dello Sport. Cairo non è indifferente nemmeno a quanto sta accadendo nel mondo del calcio femminile, specialmente dopo l’avvento della Figc, responsabile adesso della organizzazione dei campionati di serie A e serie B.

Torino, la seconda squadra: le idee di Cairo

Sembrava, la scorsa estate, che il Toro potesse creare – come la Juventus – una seconda squadra. la cui gestione sarebbe spettata molto probabilmente a Massimo Bava. Poi la marcia indietro che non è da considerarsi definitiva.

“Sono state effettivamente introdotte in maniera troppo frettolosa. Ci ho pensato fino all’ultimo, ma i tempi erano troppo stretti”, ha confessato Cairo lo scorso venerdì al Festival dello Sport. “L’avessimo saputo prima l’avremmo sicuramente fatta”. Come a dire: muovendosi per tempo il Torino potrebbe valutare l’ipotesi a partire dal prossimo campionato.

Torino, il calcio femminile sarà la prossima frontiera?

Quanto all’ingresso del mondo femminile, Cairo ha fatto un primo passo con la Primavera femminile affidata alla ex calciatrice Tatiana Zorri. Un modo per costruire in casa le eventuali calciatrici del futuro ed avere già in casa un’importante zoccolo duro se la società dovesse seguire l’esempio di altre professioniste.

Lo ha fatto la Fiorentina, lo ha fatto il Sassuolo, poi lo scorso anno l’ingresso della Juventus ha fatto rumore e quest’anno anche Milan e Roma hanno fatto il passo. E intanto Urbano Cairo ci pensa…