Ventura: “Toro, che bravo Boyé, voglio portarlo in Nazionale”

Il ct dell Nazionale Ventura: “Senza il lavoro fatto prima, Hart difficilmente avrebbe accettato il trasferimento. Seguo anche Barreca”

Giampiero Ventura sa che al Toro deve molto. Ma pensa che anche il Toro debba comunque molto a lui. L’attuale ct azzurro, in una lunga intervista, si confessa sia sulla Nazionale, sia su quello che è l’attuale presente dei granata. “Un presente che mi rende orgoglioso” afferma, “ma senza voler sminuire il metodo di lavoro di Mihajlovic, sarebbe fin troppo facile ricordare il processo di crescita che abbiamo avviato, creando i presupposti perché un giocatore come Hart accettasse il trasferimento“.

“Il Toro” prosegue Ventura, “ha un progetto solido, basato sui giovani. Penso a Benassi, Zappacosta, e ovviamente Belotti, che ha bruciato le tappe e ripagherà sicuramente Cairo dell’investimento di 8 milioni fatto la scorsa estate. Andrea ora non deve bruciare le tappe” afferma a Tuttosport, “ma può arrivare in alto. E poi il Toro ha anche Barreca, che è stato bravissimo a sfruttare la sua occasione: è una piacevolissima sorpresa; e c’è Boyè: lo seguo per uno stage futuro della Nazionale, devo solo capire se è convocabile o meno“.

E proprio sulla Nazionale conclude Ventura: “Conte mi ha lasciato in eredità la Nazionale più vecchia degli ultimi 50 anni, e molti giovani hanno poca esperienza internazionale. Ci vorrà del tempo per lavorare“.