Top e Flop di Parma-Torino: difesa da rivedere, le parate di Sirigu sempre decisive

I Top e Flop di Parma-Torino 3-2 / In 10 uomini per 60 minuti i granata ricevono la beffa nel finale con un’ennesimo errore della retroguardia su Inglese

Quarto stop in questo campionato 2019/2020 per il Torino di Walter Mazzarri che nel posticipo della sesta giornata di campionato incappa nel Parma di mister D’Aversa capace di mettere subito sui binari giusti – per i parmensi – la gara con il gol al 2′ del primo tempo di Kulusevski. Già da quel primo errore della retroguardia del Toro si intuiva che la partita non sarebbe stata una passeggiata e così infatti è stato. Dopo nemmeno mezz’ora sotto di un uomo per l’espulsione di Bremer per doppio giallo e nonostante un Salvatore Sirigu sempre in splendida forma capace di parare il rigore di Gervinho, nel finale di primo tempo la disattenzione di Izzo e Aina permette a Cornelius di pareggiare la sfida. La beffa finale servita da Inglese è la degna conclusione di una serata storta fin dai primi minuti.

Parma-Torino 3-2: i Top

“San” Salvatore Sirigu compie miracoli, ma non è superman. E’ la certezza del Torino in questo avvio storto di campionato, si è probabilmente riconquistato la casacca da titolare con la Nazionale di Mancini dopo lo scontro diretto con il “rivale” Donnarumma e dopo la parata di ieri sera sul rigore di Gervinho. E’ una certezza ma non è insuperabile, se di fronte ha una difesa con più buchi che certezze, può farcela ma fino ad un certo punto.

Ansaldi: rientro da titolare e subito in gol. E’ la nota dolce della serata amara di Parma: Cristian Ansaldi ritrova la maglia da titolare con il Torino dopo l’infortunio e ritrova anche il gol, di testa (il primo della sua carriera), su un’azione provata in allenamento e quindi molto apprezzata da Mazzarri. Sulla fascia è indiscutibilmente il migliore ed è colui che messo più palloni in area.

Parma-Torino 3-2: i Flop

Il gol a freddo. Nemmeno il tempo di prendere le misure del campo del Tardini, che il Parma avava già messo la freccia sfruttando la prima – di molte altre – sviste della retroguardia granata. Per diversi minuti, dopo il gol subito, il Toro non è stato in grado di produrre gioco e creare manovre offensive, stordito ancora dalla botta di Kulusevski.

Difesa, ancora troppi errori. E’ la piaga di queste prime sei partite del Torino: la difesa. Sempre subito gol, almeno un gol, in tutte le giornate di campionato. Dov’è finita la retroguardia dello scorso anno? E’ rientrato Nkoulou e si è subito notata la differenza di qualità, ma adesso serve ritrovare i 3 “tenori” della difesa: Izzo-Nkoulou- e…? A Parma anche Izzo non è sembrato quello di sempre, sue le responsabilità dei gol: al primo perde la sfida con Gervinho, per il secondo si fa trovare troppo avanti rispetto al reparto, nel terzo incespica sulla palla servendola – involontariamente – a Inglese che lo punisce.

Nervi tesi come delle corde di violino. L’atteggiamento della panchina di Mazzarri non deve aver aiutato molto ieri sera: come dichiarato anche da Ansaldi c’è bisogno di più calma anche e soprattutto nei momenti di difficoltà. Ieri sera probabilmente Mazzarri doveva essere più psicologo e meno motivatore dalla panchina, così come il suo vice Frustalupi espulso al termine del primo tempo mentre rientrava negli spogliatoi.