Urbano Cairo ha confermato la fiducia in Walter Mazzarri: ecco perché il presidente del Torino avrebbe fatto bene a cambiare allenatore
Nonostante i risultati e le prestazioni spesso al di sotto delle aspettative in questo inizio di stagione, Urbano Cairo ha confermato la propria fiducia in Walter Mazzarri. La posizione del tecnico è stata ora resa più solida dalla convincente vittoria sul campo del Brescia. In questo articolo, però, vedremo quali sono i tre motivi principali per cui, approfittando della pausa del campionato, sarebbe stato giusto cambiare allenatore alla guida del Torino.
1) Mazzarri e i risultati deludenti di inizio stagione
Nello sport, non solo nel calcio, ciò che alla fine conto sono i risultati ottenuti. Quelli del Torino in questi primi mesi sono stati certamente deludenti: prima è arrivata l’eliminazione nei preliminari di Europa League per mano, poi le sei sconfitte su dodici partite in campionato. A metà novembre la squadra di Walter Mazzarri si ritrova all’undicesimo posto in classifica e già costretto a una lunga rincorsa, dove non potrà permettersi molti altri passi falsi, per centrare l’obiettivo qualificazione a una coppa europea.
2) Il gioco del Torino
Dare una definizione di “bel gioco” nel calcio è praticamente impossibile. E’ un qualcosa di altamente soggettivo, che dipende dal gusto personale di ogni singolo spettatore. Ma ciò su cui in molti possono essere d’accordo è che quello espresso più volte dal Torino in questo inizio di stagione sia stato lontano da qualsiasi definizione di bel gioco. Non parliamo di questione tattiche o di moduli, ma quanto per la scarsa intensità vista, ad esempio, nella partita di ritorno contro lo Shakhtyor Soligorsk o in quella di andata contro il Wolverhampton. Per non parlare poi delle prestazioni contro Lecce, Sampdoria, Lazio e i primi tempi contro Milan e Udinese. In queste tante (troppe) occasioni la squadra di Mazzarri ha avuto grosse difficoltà nell’arrivare alla conclusione e non ha giocato con l’intensità, la rabbia, la grinta che il Toro (per storia e tradizione, ma non solo) dovrebbe sempre avere.
3) Dare la scossa alla squadra e all’ambiente
Cambiare allenatore in questo momento, approfittando della pausa del campionato, avrebbe permesso di dare una scossa alla squadra, che sta attraversando un periodo difficile e con un nuovo tecnico alla guida avrebbe (forse) ritrovato più in fretta i giusti stimoli per proseguire al meglio il campionato. In un periodo come questo, in cui i rapporti tra una parte consistente della tifoseria e Mazzarri sono tutt’altro che buoni (i fischi nelle ultime partite ne sono la dimostrazione), il cambio di allenatore sarebbe potuto servire anche per ricompattare anche l’intero ambiente.
I tre motivi per cui è stato giusto confermare Mazzarri
Sinceramente è una catastrofe tenerlo. Mortifica le qualità (poche) che abbiamo e fa rendere la squadra – già non eccelsa – al 50%.
preoccupante davvero il fatto che apparentemente voglia tenere mazzarri….e questo indipendentmente dai risultati che a mio avvisop piano piano torneranno… ma questa squadra non hai mai espresso un calocio degno di essere definito tale…
Rimango fiducioso sul fatto che al panettone non ci arriva
Incrocio le dita .
Lo spero vivamente anche io, continuare con questa agonia non ha senso, si gioca male, si perde spesso, l’atteggiamento è esageratamente prudente/difensivista, non lancia i giovani nemmeno in vantaggio 3 a 0 a Brescia ed in superiorità numerica e, da ultimo, ho l’impressione (da esterno) che abbia parte dello spogliatoio… Leggi il resto »