“Verdi è un ala”, ma Giampaolo lo sta adattando a fare il trequartista. Prima gli preferiva Berenguer, poi Lukic per necessità. E quel gol sbagliato…

Mani nei capelli, poi il morso appena abbozzato al pugno della mano sinistra. Simone Verdi ha guardato il prato sconsolato, quando a due minuti dalla fine di Torino-Cagliari si rendeva conto di aver sparato in curva la palla del pareggio e contemporaneamente l’occasione di svoltare una stagione iniziata con la luna storta. Il 24 era subentrato, come ormai da copione: in tre partite di campionato, non è mai stato titolare. Vuoi per scelta di mister Giampaolo, vuoi per necessità. E sulle gambe sente tutto il peso dell’incertezza, non dimentico delle difficoltà attraversate fino a pochi mesi fa. Quando tutti, attorno al Toro, si chiedevano se davvero avessero avuto un senso quei 25 milioni spesi per acquistarlo dal Napoli.

Verdi è un’ala, ma Giampaolo sta provando ad adattarlo

L’arrivo del tecnico di Giulianova non lo ha certo agevolato. Verdi non è né un trequartista né una seconda punta: “E’ fondamentalmente un’ala”, disse Giampaolo il 25 settembre scorso, a mercato ancora aperto. Un’ala a cui il tecnico sta provando a inculcare movimenti e compiti propri del vertice alto del suo rombo. Come fece alla Sampdoria con Caprari – che però veniva impiegato anche da spalla della punta -, come tentò di fare con Suso al Milan, salvo poi contravvenire ai suoi dogmi passando al 4-3-3.

Verdi dietro a due attaccanti è stata una soluzione, per ora, adottata solo a partita in corso. Perché prima c’era Berenguer, più adatto a giocare in quella zona ma poi ceduto per opportunità all’Athletic Bilbao, e poi sono subentrate, a detta di Giampaolo, necessità strategiche.

La (nuova) concorrenza di Lukic e le prospettive

La mossa Lukic, contro il Cagliari, è stato un cambio dell’ultim’ora, ha spiegato il tecnico: “E’ stata solo dovuta al fatto che poi non avevo cambi davanti, perdendo Zaza e Millico. Era l’unica opzione che avevo, mentre Verdi poteva darmi qualcosa di diverso a gara in corso”. Però poi il serbo, in quella zona, ha mostrato di avere qualità. E Giampaolo ne terrà conto anche per stilare gli undici che verranno. A Reggio Emilia, venerdì, Verdi è insomma tutt’altro che certo di avere una maglia dal primo minuto. Un altro equivoco di una stagione iniziata con la luna storta, non solo per lui ma per tutto il Toro.

Simone Verdi
Simone Verdi of Torino FC in action during the Serie A football match between Torino FC and Atalanta BC. Atalanta BC won 4-2 over Torino FC.
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ultimo aggiornamento: 21-10-2020


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odix77
3 anni fa

il vero incubo è per noi.

GD ( 0.3ini : i migliori alleati di Cairo)

per me Verdi ha ripreso esattamente da dove aveva cominciato. dal poco o nulla di prima al poco o nulla di adesso Ora ognuno è libero di imputare le sue scarse prestazioni in funzione della sua posizione in campo. Credo che purtroppo non sia così. a volte è stato schierato… Leggi il resto »

Last edited 3 anni fa by GD ( 0.3ini : i migliori alleati di Cairo)
Luca@iltorosonoanchio (ex granatapersempre)

Per quanto adesso mi innervosisce solo vederlo giocare, credo che abbia comunque capacità tecniche superiori alla media (lo si vede dal modo di muovere il corpo e dai tocchi del pallone): il suo problema gigantesco è caratteriale, non regge la pressione e il dover dimostrare qualcosa a tutti i costi.… Leggi il resto »

Granata_da_Legare
3 anni fa

Detto che anche per me Verdi è un giocatore mediocre pagato il triplo del suo valore, l’unico ruolo dove è in grado di rendere decentemente è l’esterno di attacco, leggasi 4-3-3. Ha fatto bene giocando il quel ruolo al Bologna ed era stato preso del Napoli per fare quel ruolo… Leggi il resto »

Last edited 3 anni fa by Granata_da_Legare

Cairo (ancora) al centro della contestazione. E spunta una petizione

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