L’allenatore dell’Inter ha rilasciato una serie di dichiarazioni nella conferenza stampa di presentazione della partita contro il Torino
Inter-Torino sarà l’incontro che concluderà la prima giornata di Serie A. I granata saranno ospiti dei nerazzurri a San Siro per il primo incontro del campionato. Chivu e Baroni daranno il via al proprio campionato alla guida di una nuova squadra, e entrambi cercheranno di regalare qualche soddisfazione ai propri tifosi.
La conferenza stampa
Quanto è soddisfatto del lavoro nel pre campionato?
“Abbiamo lavorato bene, con una preparazione breve ed intensa. I giocatori si sono messi a disposizione e hanno lavorato sodo. Siamo un cantiere aperto e vogliamo sempre migliorare sia individualmente che a livello collettivo”
Come valuta il mercato?
“Il mercato è sempre stato mirato e avevamo qualche nome ma alcune società con diritto hanno scelto di non vendere. Come succede a noi. Siamo stati coerenti con la linea societaria scegliendo giocatori giovani e importanti e pronti per giocare nell’Inter”
L’Inter parte nettamente favorita?
“io do ragione ad Allegri quando dice che il vincitore del campionato parte favorito. Anche a giudicare da quello che hanno speso sul mercato”
Cosa speri di poter trasmettere dell’Inter del Triplete?
“Un po’ il carattere e lo spirito, facendo capire i momenti della stagione gestendo tutto. Sia i momenti belli che meno belli. Parlando dell’Inter del 2010 per esempio c’è stata Kiev in cui eravamo quasi eliminati. Bisogna gestire i momenti della stagione e arrivare in fondo cercando di capire a che punto sei”
Cosa pensa del mercato aperto mentre si gioca?
“Quello che pensiamo noi allenatori conta poco perchè sono regole dell’Uefa e della Fifa. Tutti vogliamo essere sereni e avere le cose a posto, ma bisogna anche gestire questi momenti con i pensieri del calciatori. Non possiamo decidere noi. Sarebbe meglio iniziare la stagione avendo chiaro il futuro della rosa ma fa parte del gioco anche questo”
Qual è l’aspetto più delicato di questo inizio di stagione?
“Abbiamo lavorato bene e quando tu sei onesto con il lavoro che hai fatto sotto tutti i punti di vista non devi temere niente. Si cerca sempre di dare il meglio per raggiungere gli obiettivi. La mentalità è importante e quando hai un obiettivo da raggiungere e ne sei consapevole direi che la prima partita è sempre quella più importante”
Cosa prova dal punto di vista personale per questo esordio?
“Sono orgoglioso di essere l’allenatore dell’Inter. Sono sereno e ho imparato che quando spendi il tempo per crescere le cose sono semplici. Non vedevo l’ora che iniziasse il campionato. Tutti preferiamo giocare. Siamo contenti di iniziare e siamo sereni e motivati. Il campo ci farà vedere come siamo messi”
Si aspetta altri colpi sul mercato?
“Con la società abbiamo una linea coerente e sono contento di quello che ho. Abbiamo una linea che stiamo seguendo con ragazzi giovani che fanno crescere il valore della rosa. Sappiamo che con i giovani serve pazienza ma in questo contesto inserire un giovane è più facile. C’è anche il lavoro della società per farli crescere”
Che Torino si aspetta?
“Ha cambiato l’allenatore e la struttura è rimasta la stessa. C’è l’incognita sempre del nuovo allenatore ma conoscendo Baroni, che stimo molto, mi aspetto un Torino che verrà a giocare la sua partita. Sulla carta non hanno niente da perdere ed è una squadra strutturata e in salute”
Si sente un allenatore di scuola italiana calcisticamente?
“Sono arrivato in Italia nel 2003 e sono maturato in Italia senza dimenticare comunque il passato all’Ajax con tutte le sue metodologie. Non voglio denigrare nessuna cultura, ci sono mille sfumature di calcio e bisogna percepirle. Anche all’estero apprezzano quello che facciamo noi ma non esiste una regola. Ci sono idee e principi e anche la sensibilità dell’allenatore. Il calcio è un arte, ci vuole un po’ di tutto”
Lei da calciatore ha conosciuto l’affetto di San Siro. Probabilmente la Curva almeno all’inizio non ci sarà. Che effetto potrebbe dare? Vuole fare un appello a tutto il pubblico?
“Spero che ai giocatori non tocchi questa cosa e spero che la situazione si risolva il prima possibile. La squadra ha bisogno di essere sostenuta e spero che avremo di nuovo tutto lo stadio con noi”
In base a quali considerazioni sono cambiate alcune traiettorie di mercato?
“Io voglio qualità e non quantità. Alcuni giocatori di qualità non li abbiamo presi non per colpa nostra. I giocatori arrivati possono alzare il livello della squadra”

😅😂😂 lascia perdere dai
Se la Masiese gioca la sua partita il risultato sarà 3 pere ( vedi le 2 volte con il Monaco e il Valencia)
Non c’è nulla di più trito e ritrito delle dichiarazioni degli allenatori e del mondo del calcio in genere
Hai ragione da vendere ma considera che fanno una o due interviste a settimana, che poi siano sempre e solo nenie politicamente corrette non aiuta di certo