Reduce dal gol in nazionale, l’albanese vive la sua nuova avventura granata da protagonista, con un ruolo che a Milano non ha mai avuto
Per Kristjan Asllani il presente si chiama Torino, ed è fatto di responsabilità e fiducia, elementi che negli anni nerazzurri non aveva mai potuto vivere fino in fondo. Con l’Inter, infatti, il regista albanese era spesso relegato a rincalzo di lusso, costretto ad aspettare il suo turno dietro a un reparto collaudato e a una concorrenza di altissimo livello.
L’esordio convincere con la Fiorentina
Oggi, invece, la realtà è completamente diversa: il centrocampista è arrivato in granata per essere titolare, un punto fermo nello scacchiere di Marco Baroni. Il debutto lo ha confermato: appena sbarcato a Torino, Asllani è stato subito lanciato nella sfida contro la Fiorentina, segno di quanto l’allenatore e la società credano in lui.
Un compito non semplice, ma che si sposa perfettamente con le qualità di un giocatore intelligente tatticamente e già abituato a palcoscenici di livello. Nell’ultima stagione con la maglia nerazzurra ha totalizzato ben 36 presenze in campionato, ma solo 10 sono state quelle a partire dal 1′.
Il rilancio di Asllani
Ad alimentare il suo entusiasmo c’è anche la rete realizzata con la nazionale albanese, un gol che lo ha rilanciato dal punto di vista della fiducia e che arriva in un momento cruciale della sua carriera. Per Asllani si apre ora una fase nuova, in cui non deve più accontentarsi di qualche minuto, ma può finalmente mettere il suo talento al servizio della squadra con continuità.
Il Torino si affida a lui per crescere e per costruire un’identità di gioco più stabile. E per il regista albanese questa è l’occasione che aspettava da tempo: diventare il fulcro di un progetto, passando da comparsa di lusso a protagonista vero.

Ma perchè siete così critici? Asslani vale Ricci, e costa meno. Ricci ha permesso un ingresso di denaro nelle casse e se guardate, nel Milan manco gioca. Asslani per noi è un giocatore adeguato,non possiamo permetterci di più. Il problema è il resto della squadra allestita dal tirchione e dall’incapace… Leggi il resto »
Perché tu pensavi che Modric facesse la riserva a Tony Binarelli?
Ma perché lo definiscono “riserva di lusso”? Non è Modric, e quando ha giocato nell’Inter ( non poche volte, anche se raramente da titolare) non ha mai entusiasmato, anzi…
Detto questo, mi auguro che nel Toro trovi quella convinzione che in una piazza difficile come San Siro gli è mancata.
Mr passaggio laterale