Contro il Crotone ancora esperimenti, alcuni riusciti, altri meno. Le lacune restano, sarà necessario il calciomercato: il vantaggio non è da sciupare
C’è lo specchio di un’intera stagione in questo Torino-Crotone. Stagione agrodolce, senza dubbio: divertente da un lato, come è stata la gara (esclusi, forse, i primi 20′); quasi frustrante dall’altro, come spesso capita. L’analisi, amara, dei protagonisti non lascia spazio a molte interpretazioni d’altra parte: “Ci ritroviamo ancora una volta a commentare un pareggio, quando avremmo potuto ottenere una vittoria“, ed è evidente che, quest’anno, oltre a un certo livello questo Torino non sa o non può spingersi. Forse più la seconda che la prima, ed è da un lato rassicurante, perché alle cause esterne è sempre più facile trarre un rimedio, ma dall’altro è un evidente campanello d’allarme: il lavoro quotidiano, costante, preciso, meticoloso, non può da solo bastare. Servirà il mercato, servirà una società attenta da subito e intenzionata a rafforzare non solo con ottimi giovani (perché tali sembrano essere, secondo tutti gli addetti ai lavori, Milinkovic-Savic e Lyanco, per esempio), ma anche con colpi pesanti una squadra che vuole cambiare volto e diventare a tutti gli effetti concorrente per l’Europa League.
Ben vengano, quindi, gli esperimenti. Perché come tale va analizzato, e probabilmente accantonato, il 4-3-1-2 provato ieri per tutto il primo tempo: un modulo interessante ma, con certi effettivi in campo (Falque mezzala?) forse un po’ troppo anarcoide, che può eventualmente reggere il peso di un avversario non di certo imbattibile tecnicamente, ma che può subire tantissimo contro squadre più strutturate. Meglio, invece, il 4-2-3-1, che già con il Cagliari aveva convinto e che sembra una delle possibilità migliori di questo attuale Torino. Mihajlovic deve continuare così, capire cosa è giusto e cosa no, correggere quei sempiterni errori difensivi e chiedere ai suoi sempre tanta attenzione. Ma poi la palla tocca nuovamente alla società: “stiamo lavorando per mettere il mister nelle migliori condizioni” ha detto ieri Cairo. Di fatto, la preparazione al prossimo campionato è già iniziata, e non da ieri. Nella sfortuna di una stagione discreta, non di certo ottima, potrebbe essere davvero un grande vantaggio. Sciuparlo, non sarebbe imputabile alla sfortuna. Ma delittuoso.
partiamo dal modulo: 4-2-3-1???? ammettendo che questo modulo resterà tale, gli innesti a centrocampo non servono(mentre serviva un acqua piu tecnico nel 4-3-3….. o meglio visto che i posti sono 2 e gli altri sono “trequartisti” questi innesti di sostanza in mezzo al campo potrebbero non servire…… in questo modulo… Leggi il resto »
un “articolo” che non ha capo ne coda,,tanto perscrivere….scemo ioche lo commento….devi ancora mangiare di pagnotte lillo prima di diventare un GIORNALISTA
quando va via uno come belotti, che si prende i meriti lui (e li ha certamente, ma non tutti), poi spesso nascono dinamiche diverse, che vanno a coprire il buco. buchetto lasciato libero. altro discorso è il record di bilancio positivo mondiale su due ruote mondialissimo che avremo dopo la… Leggi il resto »