In conferenza stampa, Dani Alves commenta l’episodio della scomparsa di Astori: “Addolorato, ma non turbato. Tutti dobbiamo morire, perché siamo di passaggio”
Ha lasciato sconvolto il mondo del calcio la morte prematura e inaspettata di Davide Astori. Ma non tutti hanno reagito alla stessa maniera. C’è chi, come Perin, è scoppiato in lacrime, c’è chi ha scritto delle lettere piene di commozione (come Saponara), e c’è chi, come Dani Alves, ha preso il discorso in maniera molto più distaccata. Il terzino ex Juventus, ora al PSG, ha commentato in conferenza stampa la notizia, mostrando una certa indifferenza: “Non ne siamo turbati più di tanto” dice Dani Alves, “perché non lo conoscevamo molto. Certamente, sono addolorato per la sua famiglia, e penso che Astori abbia fatto quel che doveva in un mondo caotico come questo. Ma ora è in un mondo migliore“.
A queste parole, Dani Alves ne fa seguire altre: “Ogni giorno muoiono di fame migliaia di bambini, ma non ricevono la stessa attenzione che ha ricevuto Astori. E sono altrettanto importanti. Siamo tutti di passaggio: prima o poi dobbiamo morire. Magari siamo tristi, certo, ma non come i famigliari di Astori“, conclude il giocatore. Lasciando spiazzati i giornalisti presenti.
Dani Alves un filosofo
Fare ragionamenti sensati non significa essere indifferenti, anzi è il contrario visto che Alves ha aggiunto pensieri per chi invece spesso subisce l’indifferenza dei drammi che ogni giorno avvengono intorno a noi e troppo spesso non se ne parla
Peggio il suo passato da gobbo che le sue parole ragionevoli.