Serata da incubo per Alessio Cerci, che al termine della finale di Coppa Italia è stato vittima di un tentativo di rapina con la sua famiglia
Dopo la finale di Coppa Italia tra Inter e Fiorentina, Alessio Cerci ha abbandonato lo Stadio Olimpico in compagnia della moglie e del suo bambino. Giunto ad un semaforo, uno scooter con due persone a bordo gli si è affiancato e ha provato a rapinarlo, ma l’ex Toro è riuscito a sventare la rapina. “Ero fermo al semaforo rosso, in macchina con me c’era la mia famiglia. Ho sentito due botti contro il finestrino, ma non si è rotto perché è blindato. Mi sono voltato di scatto e ho visto due uomini con il casco integrale nero, a bordo di uno scooter. Uno mi puntava la canna di una pistola: così ho capito che era finta”. I banditi hanno continuato a inseguire il calciatore tra i quartieri di Trastevere e Portuense, prima di rinunciare al colpo e darsi alla fuga. Cerci ha poi proseguito: “Dei momenti iniziali ricordo tutto. In pochi istanti sono finito in un incubo. Pensavo solo a mia moglie e a mio figlio, che erano con me. Ho ingranato la marcia e ho iniziato a superare le auto davanti a me, ma dallo specchietto ho visto che mi seguivano ancora. Ho spinto sull’acceleratore e ho bruciato alcuni semafori. Intanto mia moglie ha chiamato la polizia e gli agenti erano al telefono mentre cercavo di seminarli”.
L’inseguimento
“Ci hanno seguito per diversi chilometri, mentre mia moglie mi riferiva le indicazioni della polizia. Ci stavamo coordinando per intercettarci. Pensavo solo a guidare, a seminarli. Ma lo scooter era sempre lì, a pochi metri da noi”. Poi, sulla pistola: “Ho visto chiaramente il tappo rosso delle armi giocattolo. Ho reagito d’istinto per non mettere in pericolo la mia famiglia. Sono situazioni in cui non hai molto tempo per realizzare cosa sta accadendo”. Dopo interminabili minuti di paura, la polizia è riuscita a raggiungere il calciatore: “All’altezza della Portuense i banditi erano spariti, davanti a noi c’era una pattuglia della polizia. Ho dedotto che l’avessero vista e che per questo avessero deciso di rinunciare al colpo. Ci hanno scortato fino a casa, all’Eur. Eravamo e siamo tutti sconvolti. Mio figlio non ha mai smesso di piangere, è un bambino e sarà difficile fargli superare il trauma. Lo stesso per me e per mia moglie. La banda era andata a colpo sicuro, il piano era studiato. Quella sera indossavo un Rolex d’oro, mi avevano puntato senza farsi scrupoli”, ha concluso Cerci.

Ostentare è un rischio, se poi sei nel calcio che conta, questo aumenta in modo esponenziale.
Forse. Ma allora non sarebbe meglio non ostentare il Robaldo chiamandolo Ronaldo?
Da buon burino qual’ è, va in giro con un Rolex d’oro in bella vista. Già una volta gli svuotarono la Porsche dei bagagli a Trinità dei Monti.
Ma anche quelli che lo minacciano con una pistola col tappo rosso! Forse si sono trovati!
Burino forse, ma la sicurezza nelle citta’ e’ un diritto, non qualcosa che va ottenuto al prezzo di andare in giro vestiti di stracci con l’orologio comprato al Carrefour. Tutti quelli che pagano le tasse, e che mantengono carabinieri, polizia e quant’altro, hanno il diritto di andare in giro vestiti… Leggi il resto »
“andare in giro vestiti di stracci con l’orologio comprato al Carrefour”. Non seriva descriverti.
Si scrive “serviva” con la “V”… Anche se personalmente avrei usato la formula: “Non era il caso di descriverti”… Suona meglio al sentirlo.
Verissimo! Ben detto.
Vero è che Carabinieri e Polizia ci provano… Ma sovente la Magistratura e la burocrazia tarpano loro le ali
Brutta storia! Meno male che non ha avuto conseguenze peggiori.
Non è mai bello trovarsi davanti alla canna di un’arma puntata. Fortuna era finta. Spiace in particolare per il bambino, ma il trauma lo supererà.
Spiace che tu non abbia superato i tuoi.
Per la tua gioia, come Pedric forse ricorda, da bambina mi hanno già sparato cinque volte e due volte mi hanno anche beccata… Ma tranquillo, sono ancora qui ad agitarti le notti. Ma quel trauma, almeno quello (a tuo dire), l’ho superato perfettamente… Tant’è che nutro una vera passione per… Leggi il resto »
Ad ogni modo vedi? Ormai non puoi più fare a meno di me… Appena mi leggi, anche se tu nulla c’entri, non puoi fare a meno di commentare. Rassegnati tesoro… Sono nella tua testa e presto, forse, anche nella tua anima.
Mmm sicuramente!
Anche a me da bambino hanno sparato ripetute volte con le pistole e fucili ad acqua,addirittura ricordo qualche volta anche con quelle con i pallini di plastica e pensa ne sono uscito illeso.
Buon per te… Sfortunatamente al MEND non hanno mai venduto pistole ad acqua.
Prega di non ricevere mai del piombo… E’ rovente quando ti trafigge… e se brucia è perché sei ancora vivo…
E se sei vivo, sei fortunato.
Hai notato che ci scriviamo più di due fidanzati?
So che ci stai provando ma non amo le pratiche BDSM.
Mi spiace
Abbiamo amici in comune?
Scusate se interrompo questo idilliaco menage à trois (o forse à quatre) ma qui si parlava di tentate rapine alla famiglia Cerci….
E’ molto che non lo frequento ma forse il principe Giovanni Adamo del Liechtenstein
Ora vado, i tecnici hanno finito con la piscina..
Illeso non direi. Finalmente, pero’, abbiamo capito come sei stato diviso in due, con la formazione di eddy03 e 03ebasta.
Mi hai fatto ridere! Grazie.