Il terzino non rientra nei piani di Farioli. I lancieri voglio venderlo a titolo definitivo: il Toro punta al prestito
Manca poco, pochissimo all’inizio del campionato. Sabato lo stadio San Siro ospiterà il Milan e un Toro a cui, al contrario, mancano molte delle pedine fondamentali per poter uscire soddisfatto da una sessione di calciomercato che volge verso il termine. Ieri l’ufficialità dell’arrivo di Antonio Donnarumma, che si aggiunge a quello di Paleari: chiamati entrambi a farsi trovare pronti in caso di assenza forzata di Milinkovic-Savic. Ma ancora c’è molto da fare: in difesa e sulle fasce, dove serve un esterno di piede sinistro. Da qui al gong del calciomercato il Toro non può ignorare tali lacune e nelle ultime ore il dt Vagnati sta provando ad accelerare le operazioni per fornire finalmente una squadra completa al tecnico Paolo Vanoli.
Sosa, l’alternativa a Gosens
Sfumato Welington e giunti praticamente allo stesso epilogo sul fronte Gosens, l’uomo che il Torino ha scelto per tappare quel disturbante buco sull’out mancino è il croato Borna Sosa. Una strada sicuramente più percorribile quella che porta al terzino classe 1998. Se Gosens appariva infatti fuori dal progetto Union, ad oggi la sua permanenza non sembra per nulla impossibile e, a dirla tutta, nella corsa al tedesco i granata sono scivolati dietro alla vecchia fiamma Atalanta. Con il Gasp favorevole a un ritorno del figliol prodigo a Zingonia. Così il Toro, di fronte ai pensieri paralizzanti di Gosens, ha preferito non perdere ulteriore tempo prezioso. Al 15 di agosto, a ridosso di un nuovo campionato e della fine del sessione estiva, il tempo è oro.
Nuovo tentativo per Sosa
Ed ecco la nuova via che conduce a Borna Sosa, vecchio pallino granata già ai tempi del connazionale Ivan Juric. Pur rimanendo ancorato ai canali di Amsterdam, il terzino croato è un pesce fuor d’acqua. Il suo tempo però in casa Ajax pare scaduto. Il nuovo tecnico Francesco Farioli non lo considera. Non lo fa giocare in campionato e nemmeno in Europa League. Rimarrà infatti fuori dalla lista dei convocati in occasione del match di ritorno dei preliminari con il Panathinaikos, relegato ad allenarsi con la seconda squadra. L’Ajax è dunque disposto a cederlo, ma alle sue condizioni. Il Toro proverà a convincere i lancieri che la strada migliore sia quella del prestito con diritto o obbligo di riscatto, di fronte a un primo responso che ha decretato la preferenza degli olandesi alla cessione definitiva. Tra le due parti previsto l’incontro, forse quello decisivo, volto a fare tutti contenti. L’Ajax per alleggerire il proprio roster, il Toro per colmare una lacuna esistente da tempo immemore.
La consueta cozzaglia annuale, senza prospettive, ambizioni e programmi, sta prendendo forma.
Poi chiamiamo lo scimpanzé ammaestrato alla lavagna per farci illustrare l’ennesimo progetto del nullismo cairota.
Sempre che riesca a sollevarsi su due zampe e abbia, altresì, recuperato l’abilità del pollice opponibile per il gessetto.
Corri che e’ meglio. Stanno arrivando gli UFO a prenderti.
Dal pianeta delle scimmie cairote
Fuori rosa all’Ajax,che punta su Wijndal come titolare e il giovane Baas come riserva,Wijndal che si poteva bloccare l’anno scorso per 5 milioni, lo stavamo trattando,i veri tifosi del toro lo sanno, trattato sia nel mercato estivo che quest’inverno, solito problema, pagare,adesso prendiamo Borna Sosa che da titolare della Croazia… Leggi il resto »
State lontani da scimmio, monkeypox, anche solo scrivendo, è portatore di vaiolo, con l’aggravante che mette pure la lingua al xulo di carie.
È il suo personalissimo igienista rettale.
Non essendo colto come te: gli pulisce il xulo con la lingua?
Si. E passa il resto del tempo libero ad allenarsi da solo.
Ma voi non avete null’altro a cui pensare oltre alle vostre solite porcate da compagni di merende che con il calcio c’entrano una ceppa? Nemmeno a Ferragosto?
Ci ispiri pure i giorni di festa.
Parla per te. Colpisce solo i postini in pensione e i loro omonimi.