Calciomercato Torino / Warming è la prima scommessa di Vagnati per tornare al modello basato sulle plusvalenze usato con Ventura
Dopo le socmmesse fallite negli ultimi anni, ecco che è arrivato l’ennesimo tentativo made in Danimarca. Su indicazione di Juric, Vagnati si è infatti messo all’opera per trovare qualche giovane poco noto anche ai più attenti, con lo scopo di farli crescere e far lievitare il valore del cartellino così da incrementare i guadagni in caso di futura rivendita. il primo porta il nome di Magnus Warming, attaccante classe 2000 che ha firmato un triennale passando a titolo definitivo in granata.
Toro, con Ventura tanti sconosciuti pagati poco e rivenduti bene
Data la qualità che il tecnico ha mostrato nella valorizzazione dei giovani e dei giocatori a disposizione, ecco che si è buttato subito un occhio al passato, per tentare di replicare quanto riuscito a Petrachi e Ventura. La coppia, decisamente funzionale ai tempi, era infatti riuscita a rilanciare giocatori del calibro di Bruno Peres, preso a poco più di due milioni in Brasile per poi essere ceduto alla Roma in prestito con obbligo di riscatto per un totale di più di tredici milioni. Lo stesso era accaduto con Maksimovic e Darmian, rivenduti rispettivamente a Napoli e Manchester United per somme ingenti. L’ultima scommessa vinta porta però il nome di Sasa Lukic. Il serbo si è piano piano conquistato un posto all’interno dell’organico granata, mantenendolo dopo la parentesi al Levante.
Toro, le ultime scommesse sono stati fallimentari
Non solo scommesse vinte però per il Torino, soprattutto dando uno sguardo a quelle tentate da Vagnati nella sua prima stagione da ds del Toro. L’ex Spal ha infatti portato l’incognita Gojak sotto la Mole, che è però rimasta tale. Il bosniaco non è stato quindi riscattato dal club granata. È andata un po’ meglio invece con Vojvoda. Il kosovaro, reduce da una stagione di alti e bassi, si è salvato nel finale grazie alle due reti conquistate mettendo in atto lo schema proposto da Nicola che lo vedeva protagonista assieme ad Ansaldi. In passato anche Gustafson si era rivelato un tentativo fallito. Warming è perciò il primo punto da cui ripartire per revitalizzare il modello plusvalenze.
Muahahahah dai non vedrà mai il campo, facciamo i seri. A confronto Gustavo era Pelé. Ma avete un’idea del livello in cui giocava?
Gran giocatore Gustavo. Adesso di che si occupa? Anche lui è passato al mercato immobiliare?
Lascia migliaia di cuori infranti a Cremona e torna da dove è venuto. Predicherà calcio nella sua vecchia squadra.
Anche Damascan è andato verso casa… Facciamocene una ragione.
con l’arrivo di Warming si è scaldato tutto l’ambiente…mhuahahahahahahahah….ah!
Qualcuno spieghi che il compito di una società sportiva è vincere non fare plusvalenze , quello è un effetto collaterale della vittoria !
in realtà in una società strutturata è esattamente il contrario… la vittoria è un effetto delle plusvalenze fatte bene, vedi atalanta che ha saputo sfruttare meglio tutti i milioni che le sono arrivate dopo aver ceduto chiunque….
E qua ti sbagli clamorosamente guarda le vittorie di Atalanta e Lazio come hanno fatto levitare il valore dei giocatori ultimo esempio L Italia con Chiesa partito dalla panchina e Spinazzola prima che si facesse male. Quello che dici tu potrebbe avere un valore nelle giovanili che devono preparare i… Leggi il resto »
quando l’atalanta ha cominciato a vendere chiunque non era ancora a questi livelli..in un solo anno ha ceduto se non ricordo male caldara, conti, kessie e forse qualcun altro… da quell’anno in poi reinvestendo è salita gradino dopo gradino… ma non era in cl per intenderci quando ha venduto tutti… Leggi il resto »
Ogni società sportiva professionistica deve avere come obbiettivo primario tentare di vincere poi chiaro che a vincere è una sola . Ti rammento che Mancini ,a detta stessa dei giocatori, è partito con l obbiettivo di vincerlo l Europeo non parteciparvi ; e sicuramente non ha nel Roster il talento… Leggi il resto »