L’attaccante classe 2001 lavora per rientrare tra i convocati. Col contratto in scadenza a giugno la sua permanenza è in bilico
“Adams è importante, sa cosa vuol dire giocare a calcio. Ma anche Sanabria è importante come Karamoh, Duvan e Pellegri. Io devo stimolare tutti”. Dal primo all’ultimo, Paolo Vanoli tiene i membri di un attacco numericamente folto tutti sul pezzo. Bene si è inserito il nuovo arrivato Ché Adams, autore di un assist con il Cosenza e di un buon subentro a San Siro, tanto da scomodare la titolarità di un Sanabria ancora appannato (meglio con il Milan). Super l’inizio del capitano Duvan Zapata che ha trovato il gol sia in Coppa che in campionato prima di lasciare il campo a Karamoh. L’ex Inter, dopo il prestito al Montpellier, va verso la conferma. Avrà dormito la notte dello scorso sabato ripensando al passaggio sbagliato a Adams per il possibile match point? L’ultimo dell’elenco, Pietro Pellegri, è invece rimasto assente dall’incontro valevole per la prima giornata di Serie A.
Pellegri, la sua ultima stagione
I soliti problemi fisici, che hanno tormentato la sua giovane come faticosa carriera, si sono ripresentati durante il precampionato. Per questo il suo nome non è apparso nell’elenco dei convocati. Pellegri lavora al Filadelfia per tornare a disposizione e riprendere il discorso interrottosi a Bergamo, una settimana dopo la prestazione premiata dall’assist col Milan e due dall’unico gol messo a segno nella stagione 2023-2024 contro il Verona. Un timbro che ha interrotto un digiuno che durava dal 3 maggio 2023, con il gol alla Samp con tanto di esultanza provocatoria.
Il Toro attende offerte
La nuova stagione per Pellegri è dunque cominciata come quella precedente e quelle prima ancora. Nell’ultima è rimasto fuori dai convocati in 6 occasioni per problemi fisici o influenzali. Un giocatore su cui il Toro non ha potuto fare affidamento costante e che di conseguenza ha condotto la società, che ha investito su di lui circa 5 milioni di euro, a metterlo sul mercato. Nonostante ciò Vanoli lo cita perché effettivamente fa parte del gruppo e può rendersi utile, ma con il contratto in scadenza a giugno 2025 la società non ci penserà due volte a lasciarlo partire di fronte a un’offerta ritenuta congrua.
Grazie a Dio va in scadenza! Io cmq avrei cacciato il medico che ha dato il via libera.
“lavora” per rientrare in infermeria è il suo classico percorso a loop
Concordo assolutamente con la tua ironica quanto realistica osservazione.
Anche io sarei per regalarlo come scrivono molti. Ma ci sarebbe comunque un ingaggio da pagare per chi lo prende, e al quale il giocatore non rinuncia. L’errore è stato fatto a monte e ora ne subiamo le conseguenze
Se lo regalo di certo si pagherebbero lo stipendio,. Il problema è che il mandrogno vuole pure dei soldi…