Il Torino Primavera batte 2-0 il Milan nella finale di andata di Coppa Italia: al Filadelfia i granata giocano davanti a Belotti e Mazzarri
Al Fila c’erano tutti: Cairo e Mazzarri, Gattuso e Abbiati, una rappresentanza di giocatori della Prima squadra – compreso Belotti – e il pubblico delle grande occasioni. In tribuna 2500 spettatori, in campo undici giocatori che hanno catalizzato l’attenzione diventando protagonisti di una serata che, comunque vada, resterà scolpita nella memoria. La Primavera del Toro si è presa la scena battendo 2-0 il Milan al termine di una partita che ha giocato e dominato per almeno un’ora e nel corso della quale ha anche saputo soffrire. Il muro eretto dai ragazzi di Coppitelli a difesa del doppio vantaggio (che gol da cineteca Butic, che azione quella che ha portato al raddoppio di Rauti) consentirà alla Primavera di presentarsi a San Siro con la consapevolezza di avere in mano il proprio destino. Una grande possibilità: quella di portare a casa un trofeo che manca dalla bacheca granata da 19 anni.
Primavera, la sfida decisiva a San Siro
L’approccio giusto quello del Torino, più forti anche delle assenze. Quella di Buongiorno, lo sfortunato difensore ko contro il Crotone, nella serata del suo esordio in A, di Millico, che con le sue grandi qualità è stato decisivo nella seconda parte della stagione in corso, quella di Kone, che tornerà a disposizione nella sfida di ritorno. Coppitelli ha dovuto fare di necessità virtù, ricostruendo e compattando il gruppo, reduce dal 2-1 di campionato a Udine dopo uno sfortunato Viareggio. Un traguardo sempre più vicino: il cammino netto in Coppa Italia di questa annata meriterebbe un finale all’altezza, con le luci di San Siro ad illuminare una notte magica.
Poi invito tutti a leggere Madde71, dai….
Ma come si fa a dire che il Toro di Cairo è una società professionistica di calcio?
Cerco sempre di leggere criticamente tutti. Anche e soprattutto Jair che saluto. Tuttavia anche il solo voler staccare, come da lui fatto, Cairo da Coppitelli è un regalo, una carineria e una affarmazione intellettualmente inaccettabile. Senza rancore s’intende. Ma della squadra di Longo è rimasta solo la leggenda. I rinforzi… Leggi il resto »
Non ho capito se mi fa più ridere ZANZAN o quelli che lo insultano! ahahahah
non ti preoccupare…da uno che è 13 anni che cerca di capire , nessuno si aspettava che in 13 ore capiva qualche cosa…