A Reggio Emilia la squadra ha mostrato una qualità superiore alla media delle ultime stagioni: da Juric a Pjaca, questo Toro made in Croazia convince

Con la Salernitana quasi c’era la paura di esaltarsi più del dovuto: troppo deboli i campani, troppo “facile” la vittoria, oltretutto nemmeno frutto di un gioco chissà quanto spumeggiante. A Reggio Emilia la percezione del Torino è stata diversa, tra l’altro contro una squadra di valore superiore. Quasi da non credere, abituati a due anni di sofferenza in cui qualche exploit c’è anche stato ma frutto più della necessità, quasi dell’obbligo, di fare punti. Qui si vede l’idea, il tentativo almeno, di costruire qualcosa e di provare a farlo rendendosi protagonisti. Troppo lungo il campionato per dire che il Torino di oggi ha definitivamente lasciato alle sue spalle il periodo più buio dal ritorno in Serie A, quello che per qualcuno (ricordiamo le parole di Sirigu dopo Lazio-Torino) era frutto di un problema di natura psicologica mentre per altri (Juric) è solo dovuto ad una rosa di non così grande qualità. Quella che ieri si è vista, tutta croata, tra campo e panchina. Brekalo prima e Pjaca dopo sul terreno di gioco, il loro connazionale a dirigere le operazioni e tenere la squadra sempre sulla corda.

Pobega, Praet e gli altri due già citati trequartisti: questo è un gruppo che ha qualità tecniche superiori alla media delle ultime due stagioni e che ha trovato in Juric l’allenatore in grado di fare la differenza e di mettere in condizione i suoi giocatori di farla. Qualcosa di sicuro è cambiato: ora c’è la voglia che arrivi subito la prossima, per sperare di non esserci sbagliati.

Marko Pjaca festeggia il gol
Marko Pjaca festeggia il gol
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ultimo aggiornamento: 18-09-2021


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Mikechannon
Mikechannon
2 anni fa

Capisco che ognuno ha un opinione sui calciatori ma come si fa mettere in dubbio sempre le scelte di un allenatore di serie A?certo ,con il senno di poi e grazie agli episodi ci si azzecca qualche volta ma esempio: insistere con Buongiorno che è meglio di Dijdij, . Ma… Leggi il resto »

Francesco 71 (rondinella)
Francesco 71 (rondinella)
2 anni fa

A mio parere ieri abbiamo avuto la plastica dimostrazione di cosa vuol dire mettere in campo FINALMENTE un centrocampo (dai mediani ai trequartisti e comprese le riserve) con interpreti di categoria. Da parecchi anni ormai non avevamo più un centrocampo all’altezza, magari delle buone difese oppure attaccanti validi ma in… Leggi il resto »

T
T
2 anni fa

Condivido in pieno! Il centrocampo è la chiave di qualunque squadra. Ci sono voluti decenni, ma adesso ne abbiamo uno anche noi.

thethaiman
2 anni fa

Fino a poco fa non avevamo uno decente che inquadrasse la porta da fuori area, a parte Ansaldi che ha altro lavoro da fare e Mandragora, gli altri dal punto di vista balistico sono pippe colossali. Ieri invece ho visto tre calciatori che hanno personalità, potenza e precisione nel tiro… Leggi il resto »

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