Resta il mio auspicio che Nkoulou lasci la maglia granata al più presto perché oggi in queste condizioni è inutile alla causa
La sconfitta di domenica contro la Lazio ha creato un vero e proprio shock in chiunque abbia a cuore le sorti del Toro. Personalmente ero pronto a far fuori giocatori cardine e a crocifiggere in pubblica piazza il tecnico. Tuttavia, passata la rabbia per la rimonta subita nei minuti di recupero contro i biancocelesti, riflettendoci mi sono convinto che qualunque azione non sarebbe stata la soluzione dei problemi del Toro. In quindici anni il Toro ha cambiato sedici volte la guida tecnica. Vuol dire che chi si è avvicendato in panchina in media ha avuto pochissimo tempo a disposizione, nemmeno una stagione intera, nonostante tra gli allenatori ci sia quello più longevo dell’era Cairo, ossia Ventura, rimasto in sella per ben cinque anni. Sostituire dunque mister Giampaolo, scelto ben sapendo il suo credo tattico e dopo aver confermato in blocco la rosa che ha fallito nella passata stagione, voleva già dire partire con il piede sbagliato. Ad esempio siamo sicuri che l’arrivo di Semplici, uomo di fiducia di Vagnati che avrebbe riportato la difesa a 3, avrebbe portato anche risultati?
L’esperienza di Longo dice altro, dice che nel calcio, oltre ai moduli, contano i giocatori e le motivazioni. E’ innegabile che alcuni elementi in questo 2020, alcuni anche dall’estate 2019, stiano rendendo di meno. Ma se per Nkoulou è plausibile mettere in discussione la professionalità, mi sento di spezzare una lancia in favore di Sirigu. L’ha detto in maniera schietta Giampaolo dopo il disastro con la Lazio, Sirigu dopo Firenze non ha più parato e domenica sono bastati quattro tiri per subire quattro reti. Tuttavia nonostante gli errori contro il Cagliari, il Sassuolo e la Lazio, nonché il gol subito ieri sul primo palo, non mi sento di accusare il nostro portiere di “remare contro” come si può leggere da più parti. Sicuramente va ricordato che se quest’anno giochiamo in Serie A è grazie al Gallo e a Sirigu che ci hanno permesso di ottenere la salvezza, va però detto che non si può nemmeno essere accusati di lesa maestà se si evidenziano gli errori insoliti del numero 39 granata. Sirigu sta vivendo oggettivamente un periodo di poca brillantezza, dove magari le motivazioni vengono meno (come potrebbe essere altrimenti in questa società?) e dunque ci può stare che la qualità delle prestazioni ne risenti. Dunque pur se in un primo momento io abbia preteso che Giampaolo desse almeno un turno di riposo al portiere, mi rendo conto di aver sbagliato, perché la serietà di Sirigu è fuori discussione. Prova ne è lo scatto di rabbia che Sirigu è tornato ad avere al momento del gol di Scamacca. Nelle gare precedenti il portierone sembrava quasi disinteressato, ieri invece è tornato a reagire rabbiosamente con i compagni, esattamente come lo abbiamo conosciuto nelle stagioni precedenti.
Invece resta il mio auspicio che Nkoulou lasci la maglia granata al più presto perché oggi in queste condizioni è inutile alla causa. Per poter intanto andare avanti lo vorrei definitivamente fuori dal progetto. Dal punto di vista tecnico il difensore camerunense non si discute, ma nella gara interna contro il Cagliari è stato poco reattivo a supportare Sirigu in occasione del terzo gol rossoblù, stessa svogliatezza mostrata in occasione del sorpasso laziale firmato da Caicedo. Il mister ha lo spogliatoio in mano e dopo la bella vittoria di Marassi ha detto che i tre centrali, compreso Nkoulou, sono perni di cui si fida. Probabilmente, tastando lo spogliatoio, avrà avuto le sue ragioni per fare queste dichiarazioni, perché magari crede nella lealtà e professionalità dell’ex Lione. Purtroppo dalla partita interna contro il Wolverhampton, match in cui Nkoulou ha steso la guida rossa a Raul, il 33 granata ha perso credibilità agli occhi di gran parte dei tifosi. Sicuramente non saranno state rispettate delle promesse fatte e la società, sapendo di non poterlo accontentare né dal punto di vista economico né dal punto di vista del raggiungimento di determinati traguardi sportivi, ha sbagliato a tenerlo in rosa. Tuttavia lui avrebbe dovuto mostrare rispetto per la maglia che indossa e soprattutto per i tifosi. Onestamente mi sento di dire che da tifoso non mi sento rispettato da Nkoulou.
Dunque nonostante le dichiarazioni irritanti del tecnico mio corregionale, tipo il mercato definito da 10, Giampaolo merita tempo, perché le parole utilizzate dopo lo scempio contro la Lazio e la prestazione di ieri in casa del Genoa, hanno dimostrato come il mister abbia in mano la squadra. Ricordiamoci che Giampaolo è lasciato totalmente solo dalla società. Domenica scorsa, il Toro è uscito traumatizzato dal ko contro la Lazio, partita che avrebbe potuto vederci passare sul 3 a 1 se Chiffi avesse concesso il penalty evidente sul fallo di Verdi nel primo tempo. Inoltre il rigore concesso alla Lazio per il 3 a 3 non è stato così solare. Al triplice fischio non c’è stato un dirigente, né Vagnati, né Comi, che si sia presentato in sala stampa al fianco del tecnico per dargli un cenno di vicinanza e per contestare l’arbitraggio di Chiffi e l’operato del Var. Possibile che Massa non abbia ritenuto opportuno richiamare l’attenzione di Chiffi per l’intervento di Pereira su Verdi? Questa domanda evidentemente la dirigenza granata non se l’è posta e dunque ha ritenuto opportuno mandare Giampaolo in pasto ai giornalisti da solo in sala stampa.
La verità è che il Torino FC non è una società normale. Tutto quello che normalmente viene fatto secondo determinati canoni in qualunque altra società, al Torino non accade o viene fatto l’esatto contrario. Non voglio guardare all’erba più verde del vicino, guardo direttamente in casa granata e tutto quello che vedo, da quindici anni a questa parte, è totalmente insensato. Urbano Cairo è la causa di tutti mali del Toro. Finché ci sarà lui alla presidenza il Toro non potrà ambire all’allestimento di una rosa idonea alle richieste del tecnico scelto, al completamento del Fila, alla costruzione di un centro sportivo, alla progettazione di uno stadio di proprietà, alla cura del Museo del Grande Torino, al portare in società gente con il Toro nel sangue e via dicendo. Con lui il Toro navigherà nella totale improvvisazione, con dirigenti che non riescono nemmeno ad affiancare il tecnico in momenti complicati come quello di domenica. L’obiettivo a lungo termine di tutti i tifosi dunque è quello di liberarsi dalla zavorra – perché ormai si tratta di questo, di un qualcosa che ci sta tirando a fondo – che Cairo rappresenta. Parlo di obiettivo a lungo termine perché ad oggi non sembrano esserci possibilità che Cairo possa vendere, pertanto nel frattempo dobbiamo cercare di ottenere gli obiettivi a breve termine che è il mantenimento della categoria. Urbano Cairo mollerà l’osso solo quando avrà prodotto ulteriore profitto e quando potrà uscirne dal calcio a suo modo da vincitore. Se vendesse oggi la sua immagine ne uscirebbe maciullata. Nemmeno un’eventuale retrocessione in Serie B indurrebbe a mio avviso l’attuale presidente a vendere. Dunque dobbiamo sperare in una stagione positiva e al contempo far arrivare a lui il nostro desiderio più grande, cioè che lui se ne vada, inducendo magari acquirenti interessati a farsi avanti, con manifestazioni di massa (Covid-19 permettendo) che richiamino e riaggreghino assieme il numero maggiore di tifosi. Non sarà facile ma fortunatamente qualcosa si sta muovendo.
Per quanto riguarda la prima vittoria di questo campionato di ieri, mister Giampaolo ha più volte sottolineato il concetto dei giocatori che hanno giocato con “fede”, cioè credendo nel loro lavoro e in quello che si fa. Va riconosciuto che quello che ha dichiarato il mister nel post gara è stato evidente nel corso dei novanta minuti. Inoltre devo rendere merito al tecnico su una cosa per la quale l’avevo criticato personalmente, cioè la posizione di Lukic da trequartista. In quel ruolo è un altro giocatore. E’ un trequartista atipico, quasi un attaccante aggiunto. Infatti in entrambe le segnature Lukic è stato determinante nell’inserimento da vero centravanti (Belotti era spostato a sinistra) in occasione del primo gol e anche nella seconda rete quando con il suo movimento ad attaccare il secondo palo ha indotto Pellegrini all’autorete. Lukic non è un vero rifinitore, ma in quella posizione sta facendo molto bene. Per cui va dato merito al mister di aver visto lungo nel centrocampista serbo. Ora sotto con il Crotone con la stessa fede e con l’obiettivo di togliersi definitivamente la melma dalla testa ed iniziare a respirare aria serena.
NK dopo tutte le disgrazie causate in campo ha portato pure la fascia da capitano.Se in alcune partite è stato protagonista in altrettante ci è costato punti pesanti oltre alla figura di m..fatta in UEL.I titolari devono essere Bremer e Lyanco,sono giovani ma hanno grandi potenzialità e solo cementando l’intesa… Leggi il resto »
beh sai, ci fosse un mercato di gennaio, con la partenza in simultanea di quei 3 sarebbe ricordato come il mercato miglire dell’era cairo. senza neanche sapere chi arriva al loro posto. sarebbe già buono così! e non metto verdi, il cui rendimento è decisamente insufficiente, ma almeno il comportamento… Leggi il resto »
Nkoulou è un forte difensore. Sirigu è un gran portiere. Entrambi professionisti ( non certo Tifosi del Toro). Entrambi pare che se ne vogliano andare, esattamente come fecero i 2 ultimi calciatori forti che abbiamo avuto : Immobile e Cerci. Questa analogia non dice nulla ? A me si: nessun… Leggi il resto »
Decisamente d’accordo con te, e se un calciatore ha un certo valore da mercenario tra le skills, questo con un presidente così raddoppia..
Solita performance di uno sfigato, senza arte né parte, che parla a nome dei tifosi. Di grazia, qualcuno gli ha dato questo mandato? A che titolo devo essere rappresentato da un incompetente? (se fosse capace, non si occuperebbe di calcio dilettantistico e non scriverebbe gratis: verrebbe pagato come chiunque lavora).… Leggi il resto »