Dopo l’umiliante sconfitta contro il Milan, torna l’appuntamento con La Penna Granata in Trasferta di Vincenzo Chiarizia
Dobbiamo metterci l’anima in pace. Il Toro è morto l’anno del fallimento. Quello nato dalle ceneri è altro, è un surrogato della squadra granata, che è uguale cromaticamente parlando, ma che ha perso totalmente tutto il sistema valoriale che contraddistingueva il club granata. Nel giro di due anni, il Torino FC ha subito 14 gol in due gare casalinghe contro Atalanta e Milan. Ricordo quando il 9 maggio del 1993, il Torino espugnò in una gara pazzesca l’Olimpico di Roma contro i giallorossi con il punteggio di 5 a 4 e la domenica successiva perse per 5 a 0 in casa contro il Cagliari. Una sconfitta che vide nel post gara le dichiarazioni che partivano dall’allora presidente Goveani il quale si scusava con i tifosi, ad Aguilera che diceva “Non mi devo scusare, ma mi devo vergognare. Dobbiamo parlare molto (con i compagni. ndr), perché così non va”, per poi passare a Marchegiani: “Quella di oggi è stata un’onta, per noi e per i tifosi”. E per concludere a Scifo: “Mi scuso (per un gesto di risposta ai tifosi, ndr) perché a caldo ho perso la calma”. Anche il pubblico era diverso con la Maratona dell’epoca a cantare in coro “Andate tutti alla Lazio!” perché Marchegiani era già dato come sicuro partente. Invece ieri a parte Nicola che ci ha messo la faccia (da solo) prendendosi tutta la responsabilità, non ci sono state scuse da parte di nessuno. Presidente e giocatori si sono limitati a sottolineare l’importanza del match di sabato contro lo Spezia, come se contro di loro sarà una passeggiata, senza minimamente fare mea culpa o chiedere scusa.
Le colpe dello 0-7 con il Milan
Partiamo con la suddivisione delle colpe. Nicola di colpe ne ha perché ha fatto un turnover esagerato. Era stato criticato perché a Bologna non aveva schierato la miglior formazione, ben sapendo che poi ci sarebbe stato il Napoli. Risultato fu pareggio in casa dei felsinei e comunque sconfitta contro un Napoli lanciatissimo. Con il senno di poi è stato facile per moti dire che Nicola avrebbe dovuto cercare con tutte le forze la vittoria al Dall’Ara, schierando dunque i migliori, e perdere comunque contro con il Napoli. Questa volta Nicola ha voluto puntare sul match più importante per il Torino FC, ma probabilmente non si sarebbe mai aspettato una prestazione indecente da parte delle riserve. E passiamo ai giocatori: posto che va detto che ieri non se ne salva uno, nel particolare le prestazioni di Lyanco, Rodriguez, Linetty, Baselli e anche Singo sono state a dir poco indecenti. Questi citati, oggi, sono meritatamente dei panchinari. Lyanco fa danni peggio della grandine. In questa stagione è stata una vera disgrazia. Linetty irriconoscibile e Rodriguez un giocatore inutile per il quale però il suo agente va domandandosi pubblicamente perché non giochi. Lyanco personalmente mi domando come diamine abbia fatto ad arrivare in Serie A. A lui non interessa il bene della squadra e non vuole impegnarsi per essa. Ormai è chiaro a tutti. Regaliamolo pure a Mihajlovic (perché tanto chi lo pagherebbe?)! Magari a Bologna farà un figurone e tornerà ad essere un giocatore di calcio, ma preferisco avere il rimpianto di vedere un ex esplodere che il rimorso di avere un menefreghista in squadra. Una squadra normale, sul 3 a 0, avrebbe iniziato a far sentire i tacchetti rischiando anche qualche cartellino. E la cosa me la sarei aspettata proprio dai giocatori che non sono titolari, come Linetty o Rodriguez, cioè da coloro che, dove non arrivano con la tecnica, cercano almeno di difendere l’onore della maglia. Niente, aspettativa delusa.
Le colpe della società
Infine la società. Qual è l’unico club reduce da una stagione fallimentare in cui si è salvato per il rotto della cuffia e in cui aveva perso 7 a 0 in casa contro l’Atalanta, che ha confermato praticamente in blocco la squadra e ritrovarsi a distanza di poco più di un anno a commentare un altro 7 a 0 casalingo contro il Milan? Ma la risposta ovvia è il Torino FC di Urbano Cairo. Il presidente, che ha agguantato una serie di record negativi, ad inanellarli. Infatti la sua presidenza sarà ricordata per avere perso in due stagioni consecutive sul proprio campo per 7-0. Ovviamente il presidente, non ha chiesto scusa e ha detto alla squadra che queste cose succedono! Cioè perdere 7 a 0 succede! Voi ditemi come una squadra possa sentirsi scossa da una frase del genere! Probabilmente alla fine i granata riusciranno a salvarsi, ma anche se avverrà sabato, sarà la salvezza più immeritata rispetto perfino a quella dell’anno scorso. E per questo dobbiamo rendere grazie al massimo dirigente del Torino FC che ha allestito una società e una squadra che è indecente ed è capace di perdere per 7 a 0 sul proprio campo in due campionati diversi. Grazie presidente, come lei nessuno mai!
