Il punto sull’arbitro Ayroldi che ieri ha diretto la sfida tra il Milan e Torino vinta dai rossoneri grazie al gol di Giroud

Per la seconda volta in questa stagione l’arbitro Giovanni Ayroldi è stato chiamato a dirigere una partita del Torino ed ancora una volta è avvenuto nel tempio del Meazza (curiosamente anche il precedente contro l’Inter del 10 settembre scorso vide la sconfitta di misura dei granata). Per il direttore di gara della sezione AIA di Molfetta – considerate anche le motivazioni in campo ed uno stadio particolarmente caldo – non è stata una passeggiata, non ha commesso errori grossolani ma ci ha messo del suo con qualche svista e taluni episodi non proprio limpidi. Nel complesso non si può dire che i suoi fischi siano stati sempre appropriati né che le sanzioni comminate siano state cristalline.

Rodriguez giù in area: tutto regolare

Al 3’ dopo un bel colpo di tacco del debuttante Gineitis in area rossonera Rodriguez termina a terra incespicando sul pallone toccato qualche frazione di secondo prima da Saelemakers, tutto regolare. Al 12’ Miranchuk in progressione a centrocampo viene messo giù da un intervento al limite di Tonali, viene fischiato solo il calcio di punizione. Al 18’ manca un corner ai granata per la leggera deviazione di Tatarusanu sul tiro di Sanabria. Al 21’ c’è una ghiotta occasione per il centravanti paraguaiano che conclude tra due giocatori rossoneri ma dopo la respinta del portiere milanista Ayroldi fischia decretando un calcio di punizione contro Sanabria (ma non si apprezza alcun fallo rilevante). Al 24’ dapprima non fischia un calcio di punizione ai rossoneri per il contrasto Buongiorno – B. Diaz e subito dopo concede la punizione per un’entrata in scivolata pericolosa di Gineitis (che viene ammonito) su Saelemakers. Situazione simile al 32’ con Kjaer che viene ammonito per un’ostruzione su Singo che lo aveva superato ma precedentemente c’era stato un probabile fallo di Adopo su Leao sul quale Ayroldi aveva chiuso un occhio. Al 37’ Sanabria approfittando di uno scivolone di Kjaer si presenta a tu per tu con Tatarusanu che intercetta il suo tentativo: l’attaccante però lamenta un fallo del danese alle sue spalle durante l’esecuzione del tiro. Effettivamente cadendo Kjaer sfiora con la scarpa la coscia di Sanabria il quale sul momento resta in piedi: ciò probabilmente avvalora l’impressione dell’arbitro che valuta il contatto davvero lieve per poter accordare il massimo della pena (rigore ed espulsione del difensore) e il VAR non può intervenire in casi simili dove la percezione che deve prevalere è senz’altro quella del campo. 

Il giallo a Buongiorno

Al 49’ viene ammonito Buongiorno per fallo su B. Diaz, sanzione che pare esagerata ma che probabilmente arriva per somma di falli. Al 68’ cartellino giallo per Schuurs che entra fallosamente su Krunic dopo aver perso il controllo del pallone e all’81’ lo stesso provvedimento (esagerato) arriva per Radonjic che sbilancia in corsa De Ketelaere sulla trequarti.

Per Ayroldi dunque il bilancio con i granata è di due partite, entrambe a Milano, e altrettante sconfitte per 1-0 maturate. Inoltre aveva diretto il Torino nel confronto di Coppa Italia contro la Cremonese il 15 agosto 2021 quando, nella prima uscita ufficiale, la squadra di Juric ebbe la meglio dopo i calci di rigore.

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ultimo aggiornamento: 11-02-2023


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poggiardo granata69
poggiardo granata69
1 mese fa

direzione di gara scientifica… ammonizioni comminate per penalizzare il Toro(vedi soprattutto quelle di Buongiorno e Schurss). Giroud prima che Buongiorno venisse sostituito non aveva visto palla…ammonizione e sostituzione…dopo 4 minuti segna chi fino ad allora non aveva toccato un pallone. 7 minuti dopo il gol, altra ammonizione a Schurss ,giusto… Leggi il resto »

Orgogliogranata
Orgogliogranata
1 mese fa

Concordo al 100%

Jones
Jones
1 mese fa

a parte gli episodi,per me molto dubbi e non i soli citati,direzione casalinga

tric
tric
1 mese fa

Secondo me nel finale c’è stato un fallo da rigore in area Milan, grosso come una casa! – C’entra niente con l’articolo, ma auguroni sinceri a Zaccheroni (purchè non torni mai al Toro).

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